Operai sul tetto del Duomo di Sassari per protesta

SASSARI – Hanno trascorso la seconda notte sul tetto del Duomo di Sassari i due operai della Italcementi che hanno attuato la protesta per chiedere la ricollocazione prima che scada la cassa integrazione prevista per il prossimo 14 novembre.

Ieri uno si e’ sentito male ed e’ stato sostituito da un altro lavoratore. Questa mattina sulla chiesa hanno ricevuto la visita del sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, che ha voluto portare personalmente la solidarietà della cittadinanza. Il primo cittadino è saluto sul tetto ed ha detto ai lavoratori di esser vicini a loro e che si impegnerà, per quanto di sua competenza, nella soluzione della vertenza. “Rimarremo qui almeno sino a martedì prossimo – hanno spiegato gli operai – giornata in cui è previsto l’incontro con l’assessore regionale dell’Industria, Alessandra Zedda. Certo non si sta bene qua sopra ma non abbiamo alternative e scenderemo solo se nel frattempo vi saranno importanti novità per il nostro futuro”.

I lavoratori hanno piazzato una tenda in piazza Duomo a Sassari davanti allo striscione con la scritta “Non vogliamo assistenza, vogliamo lavorare”. Gli operai chiedono di poter essere ricollocati prima che scada la cassa integrazione prevista per il prossimo 14 novembre.

I cassintegrati resteranno sul tetto del Duomo e nella piazza davanti alla chiesa di San Nicola almeno fino a martedì 25 settembre, data dell’incontro a Cagliari fra l’assessore dell’Industria Alessandra Zedda e l’Italcementi. “La Regione è a fianco dei lavoratori ed è impegnata insieme all’azienda a favorire la ricollocazione del personale”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Alessandra Zedda,  ha convocato per martedì l’incontro per fare il punto della situazione sulla vertenza.

Italcementi: impossibile ricollocare – L’aggravarsi della crisi del mercato dei materiali da costruzione non consente al momento di ricollocare i lavoratori in cigs in altre unità del gruppo o presso aziende terze, situate preferibilmente in Sardegna, fa sapere Italcementi. Sono 19, sui 31 iniziali, i lavoratori attualmente in cassa integrazione fino al 14 novembre prossimo. E per altri nove, sottolinea l’azienda, impiegati nel cementificio di Samatzai (Cagliari) si è dovuto ricorrere agli stessi ammortizzatori sociali. Italcementi ricorda che il percorso che ha portato alla cigs era stato condiviso con le organizzazioni sindacali di categoria sin dall’agosto scorso e che l’azienda si era disponibile ad un incontro prima del termine della cassa integrazione.

Intanto a Napoli, disoccupati sul tetto del Palazzo Reale – Cinque disoccupati protestano sul tetto del Palazzo Reale a Napoli. “Siamo cinque padri di famiglia, disperati perché non riusciamo a portare neppure il pane a casa”, ha detto uno di loro al telefono. In piazza Plebiscito sono intervenuti polizia e carabinieri che tenteranno di convincerli a mettere fine alla protesta.

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