Alcoa. Tensioni e scontri tra operai e polizia a Carbonia

CARBONIA – Sta aumentando la tensione nella grande miniera di Serbariu, dove è in corso di svolgimento il vertice tra i ministri Corrado Passera, Maurizio Barca e il sottosegretario Claudio De Vincenti con i sindacati e le autorità regionali e quelle locali del Sulcis.

Dal tavolo di discussione non arrivano notizie gradite agli operai dell’Alcoa che hanno bloccato i due ingressi della vecchia miniera dismessa dove si svolgono gli incontri. Vecchie auto, reti di letto e oggetti di ferro sono stati ammassati assieme a pezzi di legno per impedire il passaggio delle auto. Davanti all’ingresso posteriore dove è stato anche appiccato il fuoco sono schierati gli uomini del reparto mobile della polizia in tenuta antisommossa.

Alcuni operai  hanno detto di non aver ricevuto alcuna notizia positiva dai delegati sindacali che stanno parlando con i ministri nè per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali nè per quanto riguarda il futuro dello stabilimento e neppure per la fornitura di energia. «A questo punto», hanno detto detto alcuni di loro, «non li lasceremo andare via senza risposte che ci soddisfino. Siamo decisi anche questa volta a non mollare».

Già questa mattina poco prima dell’arrivo dei ministri, un gruppo di operai aveva sfondato le recinzioni e si era  scontrato con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa, che presidiavano l’ingresso della Grande Miniera di Serbariu. Sono stati scoppiati alcuni petardi e urlati slogan contro l’Alcoa, la multinazionale Usa che ha chiuso la fabbrica di Portovesme.

Dopo gli scontri tra un gruppo di operai dell’Alcoa e le forze dell’ordine  secondo quanto si è appreso, l’arrivo dei tre rappresentanti del governo Monti è stato differito fino a quando la situazione non è tornata ad una apparente normalità. Alcuni poliziotti sono stati colpiti da palloncini colorati che hanno imbrattato di vernice rossa le loro tute e gli scudi. 

 

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