Cemento. Livi (Fillea). Per il contratto piattaforma che guarda oltre la crisi

ROMA – “Una piattaforma che guarda oltre  la crisi, che chiede alle imprese del settore investimenti, innovazione  a tutela della buona occupazione, convinti  come siamo che da questa crisi si esce solo con una maggiore occupazione e con lavoratori che abbiano più diritti e tutele ed un salario dignitoso.

”Questo il commento di Mauro Livi, segretario nazionale della Fillea Cgil in merito all’approvazione della piattaforma unitaria  per il rinnovo del  contratto nazionale del settore Cemento Industria, avvenuta  a Roma nel corso dell’assemblea Nazionale Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal.-Uil  Sul settore –  con i suoi  addetti distribuiti in pochi grandi gruppi, tra cui i colossi Italcementi e Buzzi / Unicem – “ la crisi  si è abbattuta pesantemente, riducendo in 4 anni la domanda del 40% “passando da 48 milioni di tonnellate del 2008 alle 25 del 2011, con un trend ancora in discesa nel 2012 a causa della crisi dell’edilizia-prosegue Livi- in una preoccupante assenza di nuovi investimenti da parte del Governo e degli enti locali”. “ La sovra capacità   produttiva-prosegue il segretario nazionale della Fillea- rischia di tradursi in pesante ed inaccettabile ridimensionamento occupazionale. Questo è ciò che temiamo e su questo insistiamo con le controparti per sollecitare risposte dal Governo e dai Ministeri interessati.”

La piattaforma, varata al termine di un percorso democratico che ha coinvolto attivamente i lavoratori in decine di assemblee ha ricevuto oltre il 95 % dei consensi da parte dei lavoratori interessati. La piattaforma nei prossimi giorni  sarà inviata la  alle controparti con la richiesta, dice Livi “ di avvio immediato del negoziato.”

Tra le richieste del sindacato Livi sottolinea “l’aumento salariale medio di 178 euro mensili, la conferma del sistema contrattuale fondato sul CCNL per il recupero del potere di acquisto e  sul secondo livello, la riduzione della precarietà  nell’ingresso al lavoro, favorendo l’apprendistato ed il lavoro a tempo indeterminato ed escluden do alcune modalità  quali il lavoro a chiamata, il rafforzamento di alcuni diritti e tutele, ad esempio la conservazione del posto di lavoro in caso di lunga  malattia e, sulla sicurezza, l’informazione preventiva da parte delle Rsu , la definizione di protocolli per la sicurezza e l’ambiente.” Inoltre sono previsti  adeguamenti per la previdenza integrativa (+ 0,40 in più) e per la sanità  integrativa, l’adeguamento di alcune indennità  riguardanti le turnazioni,  percorsi formativi concordati con le Rsu.

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