Fiat. Domani assunti i 19 lavoratori di Pomigliano

Landini: “Rientra la democrazia e la Costituzione”

ROMA – Domani Fabbrica Italia Pomigliano, «ottemperando all’ordinanza della Corte d’Appello di Roma del 19 ottobre 2012, darà corso all’assunzione dei 19 lavoratori  iscritti alla Fiom/Cgil che avevano proposto ricorso presso il Tribunale di Roma per presunta discriminazione». Lo annuncia in una nota Fiat, spiegando che «la procedura di assunzione prevede da parte degli interessati la presentazione delle dimissioni da Fiat Group Automobiles e contestualmente la firma del contratto d’assunzione con l’adesione alle condizioni economiche e normative vigenti nella nostra società». La società sottolinea però che le assunzioni costituiscono «un’ulteriore penalizzazione» e che comunque «dall’esecuzione della sentenza deriveranno alcune distorsioni».

Tempestiva la reazione soddisfatta del numero uno della Fiom: «Con il rientro di oggi dei diciannove lavoratori della Fiom-Cgil che hanno presentato il ricorso contro la Fiat, a Pomigliano rientrano la democrazia e la Costituzione.  

«Si tratta – ha aggiunto il segretario generale  Maurizio Landini  – di un fatto fondamentale che ripristina il diritto costituzionale del singolo individuo a non essere discriminato in base alla tessera sindacale e riconosce, anche in Fiat, la libertà del lavoratore di scegliersi il proprio sindacato. Pur esprimendo la nostra grande gioia per ciò che è avvenuto oggi, non possiamo prescindere però dall’obiettivo che, come Fiom, abbiamo: il rientro di tutti i lavoratori di Pomigliano che sono ancora fuori dalla Fip (Fabbrica Italia Pomigliano), ricorrendo anche all’utilizzo dei contratti di solidarietà. Alla Fiat – ha concluso – chiediamo di ritirare le procedure di licenziamento che ha aperto e di convocare un vero negoziato su un piano industriale e un nuovo accordo che garantisca il futuro produttivo di tutti gli stabilimenti, a partire da Termini Imerese e dalla Irisbus».

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