Industria. L’allarme di Codacons. Se non si aiutano le famiglie crollo inevitabile

ROMA- «Fino a che il ceto medio non ce la fa ad arrivare a fine mese, fatturato e ordinativi continueranno a precipitare visto che le famiglie non avranno i soldi per acquistare i beni prodotti dalle industrie». E’ quanto sottolinea il Codacons commentando i dati Istat che ha registrato una riduzione sostanziale sul fatturato.

Secondo l’associazione, «l’idea avanzata da tutti gli schieramenti politici in competizione elettorale di abbassare, come primo provvedimento, le tasse sul lavoro, a cominciare dall’Irap, non potrà aiutare l’Italia a uscire dalla recessione in cui è precipitata».

Il Codacons ricorda che «nella manovra di lacrime e sangue per le famiglie, il dl Salva Italia, le imprese hanno invece beneficiato di miliardi di agevolazioni sotto forma di riduzioni di Irap e di aiuti alla crescita economica (Ace). I dati di oggi dimostrano, però, che non sono serviti a nulla. Ecco perchè – osserva l’associazione dei consumatori – le poche risorse che si renderanno disponibili in futuro andrebbero non disperse in interventi a pioggia e concentrati tutti in un dl salva famiglie, altrimenti non ci sarà crescita fino alla fine del 2014. È evidente che se c’è polvere sotto il tappeto dei conti pubblici, questa è la stima della crescita prevista per la fine del 2013, una stima che non tiene conto del colpo di grazia che arriverà a fine anno dall’aumento delle aliquote dell’Iva, che avranno come unico effetto quello di ridurre ulteriormente i consumi e, paradossalmente, il gettito stesso dell’Iva, già calato dell’1,8% nei primi 11 mesi del 2012 (-1,818 miliardi di euro)».

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