Nop Global, società invisibile che opera per Blackberry, apre procedura di licenziamento collettivo

ROMA – Il Gruppo GFK, come si legge sul loro sito istituzionale, è una delle più grandi società fornitrice di ricerche di mercato al mondo.

Nasce in Germania nel 1934, fondata dal Professor Wilhelm Vershofen , che aveva l’ambizione di !”far sentire la voce dei consumatori”.  Ancora oggi la sede centrale si trova a Norimberga, ma ci sono  sedi in più di 70 paesi , che offrono ricerche di mercato, consulenze di marketing, formazione supporto  attraverso gli oltre 8500 dipendenti.
NOP Global, che fino a poco tempo fa si chiamava GFK NOP, a testimoniare lo stretto legame con la capogruppo, non ha una sede fisica in Italia, ma in Italia vivono e lavorano 22 dipendenti, ragazze e ragazzi sparsi in tutta la penisola, che si occupano dell’unico cliente per il quale Nop Global opera , Blackberry, la multinazionale canadese che produce e sviluppa l’omonimo smartphone.
A seguito di una sensibile riduzione del contratto di consulenza che lega le due società, Nop Global ha deciso di liberarsi di quasi metà dei suoi dipendenti, aprendo una procedura di licenziamento collettivo per 9 persone.
Rivolgendosi al sindacato e organizzandosi collettivamente, i lavoratori hanno permesso alla Filcams di conoscere un po’ meglio questo strano mondo: è singolare infatti che l’azienda non abbia una sede in Italia, che i lavoratori abbiano dei contratti di assunzione con un’azienda che ha sede in Gran Bretagna e che lavorino sostanzialmente da casa propria, girando in auto mezza Italia per andare a visitare il mondo retail di Blackberry e fare consulenza di marketing per il loro cliente (Blackberry, appunto) . 

Ma oltre a ciò , la preoccupazione più grande è quella per il proprio futuro: alcuni di questi lavoratori, dopo anni di collaborazione a progetto, erano stati assunti a tempo indeterminato  poco meno di due anni fa.
Adesso, la doccia fredda dei licenziamenti, e la trattativa in corso con un’azienda “sconosciuta” fino a ieri, perché lontana, a Londra.  Le posizioni al tavolo negoziale sono ancora molto lontane, tanto che l’assemblea dei lavoratori ha proclamato in queste ore lo stato di agitazione, e si riserva di intraprendere iniziative di lotta ove non vi fossero passi avanti nella trattativa.

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