Sbloccati 40 miliardi per saldare i debiti alle imprese, ma in 2 anni

Pittella. Priorità per l’Italia: nuova politica Ue e lotta contro l’austerità

 

ROMA – L’apertura della Commissione Ue all’utilizzo dei fondi pubblici per saldare i debito nei confronti delle imprese ha prodotto un primo risultato per  l’economia del nosro Paese, in particolare per le aziende che vantano crediti di circa 70 miliardi anche se ci sono fonti che raddoppiano la cifra. Il Consiglio dei ministri ha previsto un aumento del deficit pubblico dello 0,5% nell’arco di due anni, questo in corso e il 2°14. In questo modo verranno sbloccati a partire dalla seconda metà del 2013 20 miliardi e altrettanti nell’anno seguente. Si tratta di 40 miliardi che lo Stato può pagare perché, dice Mario Monti,  “la disciplina di bilancio paga, è penosa, faticosa, ma rende ed ha poi un  ha poi un risvolto benefico anche per l’economia reale. Dà dei risultati non solo perché non si violano le norme europee, ma perché si arriva al punto in cui ci si può permettere di prendere provvedimenti e vederseli autorizzare dall’Ue che permettono di allargare alquanto i cordoni della borsa del bilancio pubblico”. Le misure che il governo ancora in carica intende adottare erano state sollecitate  dagli enti localei,dalle forze sociali, Confindustria, sindacati, Associazioni di imprese, forze politiche a partire dal Pd Le misure che il Governo intende adottare sono finalizzate all’immissione di liquidità nel sistema economico e interesseranno le Amministrazioni centrali, gli enti del servizio sanitario nazionale.  Dice il presidente di Confindustria: “ Le decisioni assunte dal Consiglio dei ministri vanno nella direzione giusta, volte a ridare un po’ di fiducia. Sono un primo passo e vanno finalizzate in tempo rapidi”.

 Rete Imprese. A rischio rinvio, servono soluzioni subito operative
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio e Rete imprese non si mostra molto soddisfatti, anzi.”Assistiamo ora all’ennesimo rinvio, di fatto- sottolinea- e senza individuare soluzioni immediatamente operative. Ogni giorno che passa molte imprese chiudono perchè lo stato non onora i suoi debiti e questo è inaccettabile” Intanto il presidente del Senato,Pietro Grasso,  al termine di un incontro con una delegazione dell’Anci, i comuni italiani, guidata da Graziano Delrio ha detto “di essere  pronto a tutto per “far funzionare il Parlamento in modo che l’iter legislativo venga completato rapidamente”. Proprio i mattinata il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, aveva annunciato che “tutti i Comuni da Nord a Sud” erano pronti a “sforare il Patto di stabilità se il Governo tra oggi e domani non sbloccherà i fondi” dopo che ieri la provincia di Nuoro – tra le altre – aveva annunciato di aver finito la liquidità. Il ministro del Tesoro, Vittorio Grilli,  in seguito alle decisioni prese dal Consiglio dei ministri ha comunicato le nuove stime per il 2013 a cominciare dal deficit che viene rivisto dal Governo al 2,4% (più uno 0,5% aggiuntivo per accelerare il pagamento delle spese della P.a.) e quindi al 2,9%: “La nostra proposta – ha proseguito Grilli – è di aumentare il nostro debito potenziale di 20 miliardi per ciascun anno, nel 2013 e nel 2014, per creare la disponibilità di cassa per pagare” le spese. Uno sforzo giustificato anche dall’obiettivo di tornare a crescere dal 2014 con l’obiettivo di recuperare l’1,3%, mentre quest’anno il Pil calerà dell’1,3% (0,2% la precedente stima. Nel 2012 il calo è stato del 2,4 per cento.   

La Commissione europea dal canto suo ha sottolineato ancora una volta di attendere il piano italiano”per il pagamento dei debiti pregressi e le stime aggiornate sul loro ammontare complessivo.  L’apertura della  Ue in merito all’utilizzo dei fondi pubblici è un passo avanti anche se sia per i tempi che per la quantità dei debiti da saldare le difficoltà per le imprese  si allentano ma restano. i problemi di fondo della politica europea.

La sfida  che la socialdemocrazia europea deve affrontare
Un deciso cambio di rotta è chiesto dal vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella. il quale  intervenendo  a Londra al seminario ‘’Italy-Europe 2013 Will the sleeping beauty wake up or die?’’ organizzato dai think-tank Vision e Demos, ha  affermato. “ Le due priorità per l’Italia sono la costruzione di una nuova politica e la lotta contro l’austerità” “La socialdemocrazia europea-ha proseguito- deve affrontare questa sfida. Se non si modificherà la linea economica europea l’Italia dovrà affrontare un futuro pericoloso di instabilità sociale e “ la crescita è troppo debole per rimuovere gli squilibri e ripristinare la piena occupazione. Angela Merkel –ha proseguito deve aprire la sua mente e capire che l’austerità porterà alla fine L’Europa, gli elettori europei del sud non accetteranno la disoccupazione per sempre. Alcune azioni devono essere intraprese adesso. Altri finanziamenti dovrebbe essere concessi alla Banca europea per gli investimenti. Obbligazioni di progetto dovrebbero essere attuate e dedicato a importanti iniziative. Il Parlamento europeo sostiene l’introduzione di Eurobond. I Fondi strutturali devono essere utilizzati in modo più efficiente. Credo anche,- ha concluso- e questa è solo la mia opinione personale, che si debba riconsiderare la regola d’oro, al fine di riattivare gli investimenti pubblici. Sono arrivati alcuni segnali positivi dall’ultimo Consiglio europeo, ma non sono sufficienti’’.

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