Senza guida non si riparte. Crollo dei consumi e del fatturato

ROMA – La sensazione che la nostra economia, lasciata senza guida e soprattutto senza la speranza di una guida, si stia arenando è diventata ormai forte.

L’Istat segnala come ormai i consumi siano in forte sofferenza anche nei discount, settore che finora aveva continuato a vedere crescere la propria clientela, a conclusione di una parabola discendente del consumatore italiano. E sempre l’Istat ci informa però che anche le industrie sono al lumicino, con gli ordinativi ancora in calo mentre la CGIL sottolinea come giugno sarà un mese devastante per le famiglie italiane, vittime di un ingorgo di scadenze. Un ingorgo da cui si potrà difficilmente uscire visto il peggioramento della nostra situazione segnalata dal DEF.
E con il Governo che stenta a vedere la luce e Cipro che preoccupa sempre più l’agenzia di rating Moody’s mette sotto osservazione l’affidabilità del nostro debito.

Moody’s,  Cipro e lo spread dell’Italia
Moody’s guarda al governo italiano ed al tentativo di Pier Luigi Bersani di formarlo. In base all’esito delle consultazioni si potrebbe avere una modifica del profilo di credito del paese. “Abbiamo un outlook negativo sul rating ‘Baa2′ dell’Italia – dice infatti l’analista di Moody’s, Dietmar Hornung – Nel breve termine guardiamo al tentativo di Bersani di formare un governo e alle implicazioni sul profilo di credito”. Secondo Moody’ la crisi di Cipro può colpire i Paesi dell’area euro e l'”Italia non fa eccezione”.
Viste le difficoltà politiche e un’asta di Btp con richieste in calo lo spread – la differenza tra il rendimento offerto da Btp e Bund decennali – è arrivato sino a 350 punti base, con un incremento di una ventina rispetto all’apertura.

CGIL. Giugno esplosivo per le famiglie
oggi a Genova la leader della CGIL, Susanna Camusso, intervenendo ad un convegno, ha lanciato un accorato appello, a giugno infatti si profila ”un concentrato di scadenze che può diventare esplosivo per le persone: Imu, Tares (che bisognerebbe pagare in soluzione unica) e lo scatto di un altro punto di Iva. La somma di queste” insieme ai ”redditi indeboliti costituisce una miscela esplosiva”. La Camusso ha inoltre chiesto un segnale al Governo per la Cassa integrazione in deroga.

DEF.
Le previsioni contenute nel Def aggiornato risultano leggermente peggiorative rispetto a quelle enunciate dal ministro dell’Economia Vittorio Grilli appena la scorsa settimana.
La pressione fiscale salirà infatti al 44,4% dal 40% del Pil del 2012, per poi scendere leggermente al 44,3% nel 2014. Il saldo primario sarà al 2,9% del Pil quest’anno e al 3,7% il prossimo.
Secondo le stime del governo il tasso di disoccupazione continuerà la sua crescita all’11,6% nel 2013 e all’11,8% nel 2014.
Il rapporto deficit/Pil dopo aver toccato il 2,4% quest’anno, scenderà all’1,8% nel 2014.

Cipro. Juncker critica la prima versione del piano di salvataggio
Il premier lussemburghese ed ex presidente dell’eurogruppo, Jean-Claude Juncker, in una intervista ad un giornale tedesco definisce ”gravemente maldestra” la previsione della prima versione del piano di salvataggio per Cipro di far pagare il risanamento del settore bancario anche ai piccoli risparmiatori. Quella decisione, secondo Juncker, seppur corretta col secondo accordo, ha danneggiato la fiducia nel settore bancario in tutta Europa.

Istat. Gelata su consumi e ordini

A gennaio 2013 l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio ha segnato un calo congiunturale dello 0,5%. Nella media del trimestre novembre-gennaio 2013 l’indice è diminuito dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti . Da segnalare soprattutto il meno 0,2 in un anno dei discount che segnala la difficoltà di un paese che non può più limitarsi ad abbassare il livello qualitativo dei propri consumi.
A gennaio in calo anche il fatturato dell’industria che al netto della stagionalità diminuisce dell’1,3% rispetto a dicembre 2012, con un calo dell’1,7% sul mercato interno e dello 0,4% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice totale registra una flessione dell’1,7% rispetto ai tre mesi precedenti.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di gennaio 2012), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 3,4%, con una riduzione del 5,5% sul mercato interno ed un aumento dell’1,2% su quello estero.

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