Aprite i cantieri. A Palermo i disoccupati mettono in scena l’inaugurazione che non c’è

PALERMO – Il cantiere ancora non parte e loro hanno deciso di aprirlo comunque. O meglio, di inaugurarlo. E lo hanno fatto in pompa magna, con tanto di transenne, reti protettive, caschi, tute e taglio del nastro tricolore.

E’ accaduto stamane a  Palermo, dove circa 300 disoccupati edili coordinati dalle tre organizzazioni Fillea, Filca e Feneal,  hanno messo in scena quella che nessuno a Palermo vorrebbe fosse una “fiction”, l’apertura del cantiere per la realizzazione della fermata di Piazza Politeama dell’anello ferroviario, opera appaltata nel 2007, su cui il Cipe ha già stanziato 21,6 milioni e che potrebbe creare circa 500 nuovi posti di lavoro, tra diretto ed indotto. Al termine dell-inaugurazione, Fillea Filca Feneal hanno chiesto al comune di convocare la societa aggiudicatrice dell’appalto, la Tecnis, per sottoscrivere assieme alle organizzazioni sindacali un protocollo che dia una risposta occupazionale ai  lavoratori. In particolare, i sindacati chiedono che per questa opera una quota del 30 per cento delle assunzioni sia destinata agli edili disoccupati iscritti alla Cassa edile locali.

Aprite i cantieri. A Palermo 300 disoccupati mettono in scena l’inaugurazione che non c’è

PALERMO – Il cantiere ancora non parte e loro hanno deciso di aprirlo comunque. O meglio, di inaugurarlo. E lo hanno fatto in pompa magna, con tanto di transenne, reti protettive, caschi, tute e taglio del nastro tricolore. E’ accaduto stamane a  Palermo, dove circa 300 disoccupati edili coordinati dalle tre organizzazioni Fillea, Filca e Feneal,  hanno messo in scena quella che nessuno a Palermo vorrebbe fosse una “fiction”, l’apertura del cantiere per la realizzazione della fermata di Piazza Politeama dell’anello ferroviario, opera appaltata nel 2007, su cui il Cipe ha già stanziato 21,6 milioni e che potrebbe creare circa 500 nuovi posti di lavoro, tra diretto ed indotto. Al termine dell-inaugurazione, Fillea Filca Feneal hanno chiesto al comune di convocare la societa aggiudicatrice dell’appalto, la Tecnis, per sottoscrivere assieme alle organizzazioni sindacali un protocollo che dia una risposta occupazionale ai  lavoratori. In particolare, i sindacati chiedono che per questa opera una quota del 30 per cento delle assunzioni sia destinata agli edili disoccupati iscritti alla Cassa edile locali.

 
Una finta inaugurazione
Il cantiere sembrerà  vero: sarà  allestito con tanto di transenne divisorie e reti per la recinzione e gli edili oltre alla  tuta avranno anche il casco giallo  in testa   e in mano martello, pala e picozza. Saranno in 200 e domani, dalle 9 alle 13, in piazza Castelnuovo (lato teatro)  faranno finta di lavorare davvero. Con questa messinscena, domani sarà  inaugurato per finta, dai comitati di disoccupati edili di Palermo di Fillea, Filca e Feneal  il cantiere dell’anello ferroviario, e per l’esattezza la fermata che dovrà sorgere a Piazza Politeama, dopo quella del porto.
 «Si tratta di una manifestazione alternativa, fuori dal comune, per rivendicare un percorso che deve portare allo sblocco dell’opera già finanziata e all’apertura del cantiere. Le maestranze sono pronte a tornare al lavoro, con ‘pala e pico’ in mano  – dichiarano i segretari di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil Mario Ridulfo, Dino Cirivello e Angelo Gallo – L’anello ferroviario assieme al passante è una delle opere strategiche di Palermo.  In maniera congiunta allestiremo il finto cantiere e faremo  una finta inaugurazione per lanciare un appello, anche all’azienda, la Tecnis,  e un segnale forte, rappresentando il sentimento di rabbia dei disoccupati che aspettano per anni  lo sblocco delle opere, troppe volte ferme a causa della burocrazia». L’iniziativa fa seguito a numerose assemblee, manifestazioni e sciopero organizzati dai comitati per il lavoro organizzati dagli edili e nati nel corso di quest’anno per rilanciare l’edilizia.

LAVORI DELL’ANELLO FERROVIARIO
6,5 KM IN BINARIO UNICO –  FINANZIAMENTO : STATO,REGIONE , COMUNE – STAZIONE APPALTANTE:  ITALFERR- DURATA DEI LAVORI:  3 ANNI – APPALTO AGGIUDICATO NEL 2007 : TECNIS SPA – IMPORTO A BASE D’ASTA DI 97 MLN E 566 MILA EURO.

IL CIPE HA AUTORIZZATO UN PRIMO STANZIAMENTODI 21,6 MLN DI EURO,
la Regione Sicilia non ha ancora ratificato il decreto di finanziamento del primo stralcio dell’opera A REGIME 8.200 I PASSEGGERI TRASPORTATI OGNI ORA. PROGETTO IN 2 FASI,  COSTO TOTALE DELL’OPERA 248,484 MLN DI EURO

DUE FASI PROGETTUALI:
LA 1^ TRATTA : GIACHERY – PORTO-  POLITEAMA,  COSTO 154,694 MLN DI EURO
NUOVE FERMATE:
PORTO, POLITEAMA (TRA PIAZZA CASTELNUOVO E VIA RUGGERO SETTIMO) LIBERTA’ (TRA VIA LAZIO E VIA SICILIA)
LA 2^ TRATTA :
POLITEAMA- NOTARBARTOLO, COSTO 93,790 MLN DI EURO
NUMERO DI LAVORATORI DA OCCUPARE : 500 TRA DIRETTO E INDOTTO

LAVORI DELL’ANELLO FERROVIARIO
6,5 KM IN BINARIO UNICO –  FINANZIAMENTO : STATO,REGIONE , COMUNE – STAZIONE APPALTANTE:  ITALFERR- DURATA DEI LAVORI:  3 ANNI – APPALTO AGGIUDICATO NEL 2007 : TECNIS SPA – IMPORTO A BASE D’ASTA DI 97 MLN E 566 MILA EURO.

IL CIPE HA AUTORIZZATO UN PRIMO STANZIAMENTODI 21,6 MLN DI EURO,
la Regione Sicilia non ha ancora ratificato il decreto di finanziamento del primo stralcio dell’opera A REGIME 8.200 I PASSEGGERI TRASPORTATI OGNI ORA. PROGETTO IN 2 FASI,  COSTO TOTALE DELL’OPERA 248,484 MLN DI EURO

DUE FASI PROGETTUALI:
LA 1^ TRATTA : GIACHERY – PORTO-  POLITEAMA,  COSTO 154,694 MLN DI EURO
NUOVE FERMATE:
PORTO, POLITEAMA (TRA PIAZZA CASTELNUOVO E VIA RUGGERO SETTIMO) LIBERTA’ (TRA VIA LAZIO E VIA SICILIA)
LA 2^ TRATTA :
POLITEAMA- NOTARBARTOLO, COSTO 93,790 MLN DI EURO
NUMERO DI LAVORATORI DA OCCUPARE : 500 TRA DIRETTO E INDOTTO

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