Officine Rizzoli Ortopedia, a rischio i 170 dipendenti

ROMA – I lavoratori e i rappresentanti sindacali della Rizzoli Ortopedia S.p.A., a seguito delle assemblee che si sono svolte nei giorni scorsi, unitamente alla Filcams CGIL nazionale e territoriale esprimono grande preoccupazione per il futuro dell’azienda e il mantenimento dei livelli occupazionali.

Officine Rizzoli, circa 170 dipendenti, 20 filiali in tutta Italia e brevetti di alta tecnologia nella protesica, come il ginocchio e la caviglia elettronica.
 
Il prossimo 23 luglio si terrà una riunione del tavolo di crisi attivato presso la provincia di Bologna: “occorre operare per salvaguardare la realtà produttiva che da 100 anni è rappresentata delle Officine Rizzoli Ortopedia” afferma la Filcams Cgil.
Nel corso delle assemblee si è manifestata la grande amarezza dei lavoratori e delle lavoratrici.  “Si fa fatica infatti, a comprendere come una azienda che, a detta di tutti, ha capacità produttive, competenze e professionalità all’altezza del compito, si trovi  in una tale situazione e con il rischio della cessazione dell’attività” prosegue il sindacato. “Insieme ai lavoratori ci batteremo con tutti i mezzi a disposizione per difendere i posti di lavoro e un patrimonio tecnico, professionale e umano  del Paese che ancora oggi è rappresentato dalle Officine Rizzoli Ortopedia.”

È per questo che la Filcams CGIL, unitamente a tutti gli addetti della Rizzoli Ortopedia vuole lanciare un appello a tutte le Istituzioni Locali e Nazionali affinché vengano percorse tutte le strade possibili per tutelare  i posti di lavoro.

Condividi sui social

Articoli correlati