Iva, il governo cancelli l’aumento al 10% sulle prestazioni sociali

ROMA – Stanno emergendo con drammatica evidenza gli effetti devastanti di alcune misure adottate lo scorso anno dal Governo Monti. In particolare la Legge di Stabilità 2013 potrebbe costare cara a molte famiglie: se l’esecutivo guidato da Enrico Letta non correrà ai ripari, il 1 gennaio 2014 scatterà l’aumento dell’IVA dal 4 al 10% per le prestazioni erogate dalle cooperative sociali.

La situazione è gravissima, poiché il provvedimento colpirebbe strutture come asili nido, case famiglia, servizi di assistenza domiciliare e comunità, ripercuotendosi così su fasce della popolazione che si trovano già in difficoltà. Minori e disabili in primis subiranno le ripercussioni di un provvedimento iniquo e discriminatorio, anche perché gli enti locali, non essendo in grado di sostenere l’aumento del 6% dell’IVA, risponderanno tagliando i servizi o facendo lievitare i costi delle prestazioni stesse.

A questo scenario, già preoccupante, si aggiunge un’ulteriore ‘beffa’ per le famiglie di malati e disabili. Sembrerebbe infatti che, per effetto della Legge Fornero, coloro i quali hanno usufruito dei permessi garantiti dalla legge 104/92 (che tutela i lavoratori impegnati nell’assistenza a parenti non autosufficienti) potrebbero veder penalizzato il proprio assegno di pensione, nonostante tali giornate di permesso siano regolarmente coperte da contribuzione. Una situazione talmente paradossale che persino l’Inps, assalita da dubbi interpretativi, ha richiesto chiarimenti ai Ministeri competenti. 

 E’ evidente che in entrambi i casi a pagare saranno lavoratori, disabili e famiglie, quindi esortiamo il Governo a correggere al più presto quelli che non esitiamo a definire veri e propri disastri commessi nella scorsa legislatura.” 

 

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