Basi U.S.A. in Italia, siglato un accordo dalla quale è esclusa la Cgil

La Filcams Cgil non è riconosciuta all’interno delle basi americane, in virtù di una scelta discriminatoria risalente al periodo della guerra fredda


ROMA – È stato siglato il 21 ottobre scorso il contratto nazionale dei dipendenti civili italiani delle Basi Usa presenti in Italia – a Sigonella in Sicilia, delle Basi Camp Ederle di Vicenza e di Camp Darby di Pisa, della Base Usaf di Aviano e a Napoli Capodichino. A siglarlo i sindacati di categoria Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, ad eccezione della Cgil, questa volta non per volontà del sindacato di corso Italia, ma per un’esclusione discriminatoria che risale a parecchi anni passati, che vieta alla Filcams, la possibilità di svolgere attività sindacale all’interno di questi luoghi di lavoro e nega il riconoscimento della presenza del sindacato quale soggetto di rappresentanza e soggetto negoziale nelle basi.
“Si tratta di una scelta grave poiché ripropone una discriminazione imposta dall’Amministrazione Americana che ha origini nel periodo della guerra fredda” afferma Franco Martini segretario generale della Filcams Cgil, pronto a dare seguito a questa vicenda. “A prescindere dai risvolti giuridici, sui quali sono attese sentenze che potrebbero chiarire i profili di legittimità – e riteniamo che già la sentenza sul caso Fiat abbia espresso un chiaro orientamento in materia di diritti sindacali-, appare in tutta evidenza l’anacronismo storico e politico di una scelta dell’Amministrazione Americana, soprattutto nel momento in cui le stesse Confederazioni hanno avviato un percorso sulle regole della rappresentanza e rappresentatività, quale terreno nuovo della reciproca legittimazione nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori.”
Un’offesa alla Costituzione Italiana, che riconosce la libertà sindacale quale diritto di tutte le lavoratrici ed i lavoratori; ed è per questo che anche la politica e le istituzioni sono chiamate ad intervenire.
“Questa situazione non è più accettabile” prosegue il segretario, “Fisascat Cisl e Uiltucs Uil non possono più assecondare una scelta palesemente antidemocratica e contraria alla nuova fase sindacale.”
La Filcams-CGIL chiederà alle altre organizzazioni sindacali di assumere un’iniziativa comune nei confronti dell’Amministrazione Americana per rimuovere questa assurda discriminazione e svilupperà una forte iniziativa, per rappresentare tutte le lavoratrici ed i lavoratori che rivendicano il loro diritto alla libertà sindacale.

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