Settore auto. Il governo convoca un tavolo di confronto ma “dimentica” i sindacati

ROMA – Finalmente, il Governo ha convocato un tavolo sul settore auto. Era una richiesta che, come Fiom, avevamo avanzato ufficialmente il 28 giugno, durante l’incontro avuto con il ministro Zanonato nel corso dello sciopero generale del settore automotive. 

La notizia la apprendiamo dai mezzi di informazione., così come il fatto che non siamo stati convocati  Ci  sembra paradossale che questo incontro si svolga senza la partecipazione delle organizzazioni sindacali. Forse il Governo, quando afferma che il modello che vuole seguire in questo incontro è quello inglese, non sa che in Inghilterra il sindacato era presente a tutti gli incontri perché, oltre ad essere un settore strategico per l’economia del Paese, è fondamentale anche dal punto di vista occupazionale. Sappiamo che

 il presidente della Acea (l’Associazione dei produttori Auto europea), Sergio Marchionne, sostiene la necessità di ridurre la capacità produttiva in Europa, ovvero chiusure di stabilimenti e licenziamenti in tutto il vecchio continente. Come membri di IndustriAll (il sindacato europeo dell’industria) il sindacato italiano sta discutendo con le altre parti, del documento “Cars 2020” che la Commissione europea sta mettendo a punto per immaginare il futuro della mobilità in Europa. In quella sede, la Fiom ha indicato due punti fondamentali: investimenti in ricerca e sviluppo al fine di avere una mobilità ecocompatibile e di mantenimento e implementazione dell’occupazione.Chiediamo al Governo di convocare anche le parti sociali al tavolo e di chiarire gli obiettivi dell’incontro di domani che non possono prescindere dall’innovazione e dal mantenimento dei livelli occupazionali.”

 

 

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