Draghi taglia d’interesse a 0,25. Le borse festeggiano

ROMA –  Draghi fa un’azione da manuale e sfruttando appieno il fattore sorpresa, che assicura la migliore resa dell’operazione, annuncia il taglio dei tassi della BCE. Gli effetti non si fanno attendere e le borse festeggiano l’annuncio. Gli effetti sull’economia reale, su ciò che avviene nei mercati e nelle piazze sarà da vedere, soprattutto alla luce dell’ennesimo grido d’allarme di Confcommercio che oggi mette sotto i riflettori i danni dell’illegalità.

BCE.  Costo del denaro  al minimo storico

Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di procedere all’ennesimo taglio del costo del denaro. Con la decisione assunta oggi a Francoforte i tassi sono al minimo storico, in particolare il Consiglio ha ridotto il tasso di riferimento allo 0,25%, mentre il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale scende all’0,75%. Resta invece fissato a zero quello sui depositi. La decisione di oggi viene dopo quella dello scorso maggio 2013, quando la Bce aveva tagliato dello 0,25% il tasso di riferimento, il taglio precedente risaliva a luglio 2012.

Draghi ha sottolineato nella conferenza stampa come la scelta della Bce di tagliare i tassi abbia avuto tra le motivazioni principali il fatto “che a ottobre il calo dell’inflazione è stato più forte del previsto”.Ha cercato di rassicurare i presenti affermando che  l’Europa non rischia di entrare in deflazione. “Se vogliamo definire la deflazione come un calo generalizzato<-ha detto-  che si autoperpetua, dei prezzi nell’Eurozona, non lo vediamo”. 

Il governatore ha poi chiarito come “In alcuni Paesi il calo dei prezzi è più marcato che in altri, ma bisogna tenere separati gli effetti alla base. Alcuni di questi, infatti sono i benvenuti perchè sono un segnale del processo di aggiustamento dei prezzi che era necessario in alcuni Paesi”. 

 

 Positive  reazioni dei mercati.  Spread , a quota 238, cala di sette punti

 

 

Le borse europee hanno accolto molto bene la notizia e sono in rialzo generalizzato.

Londra guadagna lo 0,32%. A Milano l’indice Ftse Mib avanza dello 0,83%. Francoforte sale dell’1,5% e Parigi de positive dei mercati. Spread al di sotto delll’1,36%. Madrid segna più 1,44%. Va bene anche sul fronte dello spread. Il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti resta sotto quota 240, a 238 punti, era  245 alla chiusura di ieri. Il rendimento del decennale sfiora il 4,1%. Il differenziale Bonos/Bund, scende a 235 punti.

 

Confcommercio punta  il dito sull’illegalità che danneggia le imprese

Confcommercio pubblica i dati di un’indagine di Confcommercio-Imprese per l’Italia, in collaborazione con Format Ricerche, sul sentimento delle imprese del terziario nei confronti dell’illegalità, della contraffazione e dell’abusivismo.

Da questa ricerca emergerebbe come 4 imprese su 5, pari all’82,4%, si ritengono danneggiate dall’azione dell’illegalità e dai meccanismi commerciali al di fuori dalle regole. Con una localizzazione maggiore nel Centro e nel Sud Italia. Per oltre un terzo delle imprese (il 34,9%) l’illegalità è aumentata rispetto a tre anni fa nel territorio in cui opera e per il 75,3% degli imprenditori del terziario l’azione dell’illegalità, in qualsiasi forma, crea danni economici generando concorrenza sleale o riducendo i ricavi e il fatturato per mancate vendite.

Pesa anche la crisi secondo le imprese, con il 66,4% delle imprese che ritiene come sia la crisi economica a favorire l’acquisto di prodotti e servizi illegali mentre per oltre il 70% degli imprenditori il motivo principale dell’acquisto di prodotti o servizi illegali è di natura economica. 

 

 

 

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