Alitalia. Rush finale con Ethiad. Letta è soddisfatto. I dubbi restano

ROMA – L’accordo tra Alitalia e Ethiad, la compagnia araba che ha la sua base di armamento ad Abu Dhabi, sarebbe arrivato ad una fase conclusiva. E’ questo l’annuncio lanciato dai rispettivi vertici dei due vettori: James Hogan, Presidente e Chief Executive  di Etihad Airways, e Gabriele Del Torchio, Ad di Alitalia.

Nei prossimi giorni dovrà essere studiato una piano strategico affinchè l’unione delle due compagnie dia vita ad una compagine in grado di rilanciare l’ex compagnia di bandiera e allo stesso tempo salvaguardare gli interessi degli Emirati. Due obiettivi possibili, ma non così scontati.  Il premier Enrico Letta che si trova negli Emirati ha parlato di nuove opportunità durante l’intervista rilasciata al quotidiano  Al Arabiya. “Ho accolto con molta soddisfazione la dichiarazione Alitalia ed Ethiad, è stato un tema dei miei colloqui negli Emirati arabi uniti. Sostengo fortemente la prospettiva positiva di una finalizzazione di questo accordo”.

“Siamo aperti e flessibili, – ha aggiunto letta – commenterò le condizioni quando le condizioni saranno portate a termine, ma siamo molto flessibili nelle discussioni perchè confidiamo nel vertice Alitalia, abbiamo fiducia nelle negoziazioni che stanno intrattenendo. Tra trenta giorni commenterò la fine delle negoziazioni per analizzare le condizioni”.  

Si dice ottimista anche Gabriele Del Torchio che dice: “Dopo la conclusione dell’aumento di capitale, l’ingresso di nuovi soci, la fiducia riconfermata dalle banche e in ultimo ieri sera l’eliminazione del principale ostacolo per un accordo sindacale importante, l’annuncio di oggi ci rende fiduciosi”.  “Un partner internazionale solido e complementare – precisa Del Torchio – è considerato universalmente indispensabile per rendere Alitalia competitiva. Per questo da domani ci rimettiamo al lavoro insieme ad Etihad per cercare di avviare insieme un progetto che porti benefici durevoli ad entrambi”.

 

Non si parla di piano del trasporto aereo nazionale. Contratto a rischio

Peccato che sia Del Torchio che Letta non abbiano speso una parola sulla necessità di un piano articolato che possa portare regole sul delicato settore del trasporto aereo italiano. Un punto che dovrebbe essere affrontato a monte, ancora prima di fare accordi con regole valide per tutti, in cui  si possa eliminare definitivamente la concorrenza sleale che oggi opera sui nostri cieli. E c’è dell’altro che lascia dubbiosi. Per ora, stando all’accordo raggiunto con le parti sociali,  è stata sospesa la Cig a zero ore, ma i dipendenti entreranno in cassaintegrazione a rotazione, tant’è che ci sarà una riduzione inevitabile di alcuni comparti. Come sarà possibile ciò senza penalizzare i lavoratori?

La preoccupazione è ancora alta, tant’è che i sindacati  di piloti e  assistenti di volo Anpac, Avia e Anpav hanno lanciato ieri un messaggio chiaro: “La situazione che regna in Alitalia è  poco chiara ed inquinata dal tentativo di aggirare la trattativa sul piano industriale con improprie convocazioni aziendali su un costituendo contratto nazionale di settore”. Secondo le associazioni  si tratta del “maldestro tentativo di sottoscrivere con assoluta intempestività un contratto nazionale di settore apparentemente decoroso (ancorché rappresentativo di un solo vettore nazionale) ma a patto che si sottoscrivano contestualmente immediate pesanti deroghe in pejus ad occupazione e salari, tenendo fuori dalla negoziazione le associazioni professionali, per aggirare il contratto aziendale in essere». 

“Nel mirino – sottolineano – ci sono, tanto per cambiare, piloti ed assistenti di volo, proprio chi fa volare in sicurezza gli aeroplani, attività fino a prova contraria, principale, in una compagnia aerea; con l’intento di marginalizzare dai tavoli negoziali proprio quelle organizzazioni che, da sole, rappresentano la maggioranza assoluta dei naviganti italiani”. 

 

I numeri di Etihad Airways

Etihad Airways è operativa dal 2003 e ha trasportato nel 2013 circa 12 milioni di passeggeri. Dal suo hub all’Abu Dhabi International Airport, Etihad Airways serve 102 destinazioni per il trasporto passeggeri e merci in Medio Oriente, Africa, Europa, Asia, Australia e America con una flotta di 89 velivoli Airbus e Boeing. Sono stati ordinati altri 220 aerei, tra cui 71 Boeing 787 Dreamliners, 25 Boeing 777-X, 62 Airbus A350 e 10

Airbus A380, il più grande aereo passeggeri del mondo. Etihad Airways ha investimenti in airberlin, Air Seychelles, Virgin Australia, Aer Lingus e Jet Airways. Nel primo trimestre del 2014, non appena ottenute le ratifiche regolamentari, Etihad Airways acquisirà il 49 per cento di Air Serbia e il 33,3 per cento di Darwin Airline. Darwin Airline sarà ribrandizzata in Etihad Regional. 

Condividi sui social

Articoli correlati