Unicredit punta sull’agricoltura e investe un Mld in due anni

VERONA – UniCredit punta sul settore agricolo, “che meno di altri ha sofferto di problemi di incagli e sofferenze sui crediti”, e lo fa “con un miliardo di nuova finanza nel prossimo biennio”.

E’ stata infatti siglata oggi una intesa con SGFA-Ismea e con le principali associazioni di categoria  del comparto (Coldiretti, Confagricoltura e Cia). Questo nuovo progetto è stato presentato in una conferenza stampa alla fiera di Verona, dove in questi giorni si tiene la 111esima edizione di Fieragricola, dallo stesso ad del gruppo bancario, Federico Ghizzoni.

“L’agricoltura è, a livello globale, uno dei settori caratterizzati dalle migliori prospettive per il futuro, grazie alla crescente domanda e alla relativa

stabilità dei prezzi – ha sottolineato – Tuttavia per rimanere competitive sul complesso scenario globale è necessario che le imprese agricole italiane sappiano innovarsi. Anche in questo settore il Made in Italy viene percepito come fattore distintivo e sinonimo di qualità, ma sono necessari  investimenti a tutti i livelli (produzione, commercializzazione) per sfruttare appieno tale vantaggio. Con UniCredit per l’Agricoltura intendiamo fornire gli strumenti finanziari necessari perché gli imprenditori del settore possano cogliere appieno tutte le opportunità che i mercati, nazionali e internazionali, offriranno”. La banca, che vuole salire «al 10% di quota di mercato, metterà a lavorare sul progetto cento persone specializzate nel settore e conta di dare risposte alle domande, in media, in 15 giorni”.

“Il mondo agricolo ha bisogno di risorse e investimenti per strutturarsi meglio. Lo strumento che oggi si presenta è uno strumento importante e ringrazio Unicredit che ha creduto in uno dei nostri settori strategici, che non è solo produzione di cibo, ma anche difesa del territorio e assetto idrogeologico”, ha commentato il sottosegretario all’Agricoltura, Giusepe Castiglione. 

I nuovi strumenti messi in campo da UniCredit sono diversi, ma il ruolo principale spetta agli ‘Agribond’, prodotto di finanziamento con un budget biennale di 600 milioni di euro e che prevede l’intervento di garanzia della Società di Gestione Fondi per l’Agroalimentare (Sgfa), ente pubblico facente riferimento all’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). Il plafond originario potrà essere ampliato con l’intervento delle singole Regioni che, in una logica di ottimizzazione delle risorse a loro disposizione, potrebbero destinare a Sgfa fondi aggiuntivi con l’obiettivo di sostenere le aziende agricole insistenti nei propri territori (riduzione dei tassi, riduzione dei costi della garanzia maggiore inclusività di rating. 

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