Forum del Terzo settore. Le proposte del governo: bene, con molti ma

Occorre tener conto delle diverse condizioni delle persone e delle famiglie

ROMA – Un giudizio sostanziamente positivo, con molti ma, da parte del Forum del Terzo Settore.  Bene il taglio dell’Irpef – dichiara Barbieri, il portavoce nazionale – e la proposta di aiutare i redditi più bassi con un aumento in busta paga di 1.000 euro netti all’anno, ma siamo convinti che il piano di riforme debba tenere conto delle diverse condizioni delle persone e delle famiglie che potranno avvalersi di questo aumento ed essere calato in una prospettiva di welfare inteso come investimento per lo sviluppo. Ci sono infatti differenze tra un single o un capo famiglia con figli o un anziano non autosufficiente che con quella somma potranno fruire di servizi di prossimità differenti. “

Una corsia preferenziale per il non profit

“Accogliamo con lo stesso entusiasmo-prosegue Barbieri- anche il taglio del 10% all’Irap, che non solo agevola le imprese, ma soprattutto facilita e alleggerisce le numerose realtà di terzo settore che impiegano personale. Bene ancora l’annuncio dello sblocco ‘immediato e totale’ dei debiti della Pubblica Amministrazione, ma chiediamo una corsia preferenziale per il non profit, verso il quale l’indebitamento ha raggiunto livelli talmente alti (centinaia di milioni) da diventare non più gestibile e mettere a rischio il proseguimento di servizi e attività vitali per moltissimi cittadini. Infine bene l’annuncio di istituire un Fondo di 500 milioni destinato alle imprese sociali, purché  vengano esaminati con attenzione i dettagli e gli ambiti pratici di applicazione. Ci piacerebbe che questa proposta venisse inserita in un contesto di revisione della fiscalità per il non profit – pensiamo in specie all’Imu – e che questo Fondo fosse considerato in una prospettiva di non profit piuttosto che di low profit.

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