Alitalia Etihad. Un matrimonio da 3mila esuberi

ROMA – Stando alle voci di governo la tanto agognata lettera da parte di Etihad dovrebbe entro 24 o 48 ore arrivare sul tavolo di Alitalia. Ieri Il Messaggero aveva dato notizia della missiva, addirittura azzardando sul contenuto e sul nocciolo della questione, ovvero gli esuberi.

Oggi, invece, la conferma arriva da Palazzo Chigi. Rimane, tuttavia,  il dubbio sulle richieste che la compagnia emiratina metterà nero su bianco. Eppure, tutti, compresi i sindacati, danno già per scontato che ci sarà una conclusione positiva dell’accordo. 

Non va dimenticato che Etihad, prima di investire 560 milioni di euro,  aveva chiesto garanzie al governo sulle infrastrutture, sui collegamenti ferroviari e soprattutto sugli eusberi. Esuberi che, sempre secondo le anticipazioni, dovrebbero coinvolgere 3mila persone.  Insomma un vero e proprio diktat al quale governo e Alitalia dovranno far fede onde evitare che gli arabi cambino idea e facciano dietro front.  Tuttavia, viene da chiedersi se l’Italia si può ancora permettersi ulteriori esuberi. Viene altresì da chiedersi quale sarà l’epilogo per tutto quel personale messo a terra nel 2008 che proprio nell’ottobre 2015 finirà la mobilità e andrà ad aumentare le fila dei senza lavoro. Parliamo di migliaia di persone di un’età compresa tra i 40 e i 55 anni. Insomma cosa farà questa volta il governo? Se  ogni investimento in Alitalia significa esuberi forse sarebbe il caso di pensarci.

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