Fisco e pensioni. Cgil, Cisl, Uil richieste al governo, assemblee in tutti i luoghi di lavoro

ROMA – Fisco e pensioni sono i due  problemi  molto concreti  che i sindacati pongono al governo sui quali aprire un confronto, un negoziato. 

Temi centrali della  piattaforma  approvata dalla  riunione degli esecutivi Cgil, Cisl, Uil, il parlamentino delle tre sigle confederali, che saranno portati in discussione  nei loghi di lavoro con una campagna generalizzata di assemblee.  La riunione, tenuta  all’Auditorium di Via Rieti a Roma, segna una fase molto importante, una “ ripresa” è stato detto  ed è il risultato di una serie di incontri che partono  subito  dopo il congresso della Cgil. Bonanni e Angeletti, i segretari generali di Cisl e Uil avevano espresso apprezzamento per la proposta avanzata da Susanna Camusso di  dare vertenzialità all’iniziativa sindacale nel quadro di una piattaforma con al centro il lavoro. Ieri si erano riunite, prima separatamente e poi  insieme le segreterie  predisponendo una bozza di documento che è  stato approvato dal Parlamentino. Nei primi venti giorni di settembre  i sindacati faranno una sintesi dell’esito delle assemblee e convocheranno nuovamente gli esecutivi unitari per il varo formale della piattaforma. Da quel momento il governo è chiamato direttamente in causa .

Camusso. Due temi che uniscono i lavoratori

“Fisco e pensioni sono i due temi che uniscono i lavoratori. Su questi argomenti – aveva detto Susanna Camusso, aprendo i lavori -Cgil Cisl e Uil possono, anzi devono condurre una battaglia comune in questo periodo di crisi economica e di rapporti difficili tra il sindacato e i suoi rappresentati Poi aveva argomentato nel merito delle due proposte.  Per quanto riguarda il fisco si è chiesto il segretario generale della Cgil  se “è ragionevole- fare una riforma fiscale se poi non si tocca ciò che ha determinato la grande divisione tra chi paga e chi non paga le tasse. È questa una della questioni che hanno determinano la crescita delle disuguaglianze, bisogna fare una lotta seria all’evasione”, non inseguire la delega fiscale “che continua a muoversi in una logica di aggiustamento”. Dal  parlamentino delle tre Confederazioni viene inviato un concreto messaggio: occorre  porre il tema delle disuguaglianze e il miglioramento delle condizioni dei lavoratori e, dicono i sindacati, fare  un effettivo contrasto all’evasione fiscale che potrebbe essere utile per politiche trasparenti e anticorruzione”.

La piattaforma approvata dagli esecutivi delle tre Confederazioni

Per quanto riguarda le pensioni proprio  ieri il ministro Poletti, cercando di anticipare i sindacati ,aveva affermato che “l’età pensionabile non si tocca”, un paletto che non impedisce di avanzare proposte di riforma.  Con la riforma Fornero  “si è determinato un vulnus nel rapporto con i lavoratori”, secondo i quali , afferma Camusso,”è la cosa peggiore che gli è successa in questi anni”. Cancellare quella ferita non sarà facile, “si deve costruire un nuovo progetto credibile”, a partire dalla priorità di “dare una prospettiva previdenziale ai giovani”. Il metodo di discussione devono essere le assemblee con i lavoratori: “È l’unico modo per ricostruire il rapporto. Non farlo sarebbe un’occasione persa e anche un significativo arretramento”.  Nodo dell’evasione fiscale per ridurre  la tassazione sul lavoro dipendente e sulle pensio9ni, rivedere  la riforma Fornero, definita  una gigantesca operazione di cassa che ha generato “iniquità e problematiche che ancora oggi aspettano una soluzione”, come ad esempio la questione degli esodati. E ancora: accesso flessibile al pensionamento e tutela dei giovani. Sono i temi centrali della piattaforma  . In particolare, i sindacati hanno chiesto al governo di prevedere un accesso flessibile al pensionamento a partire dai 62 anni oppure attraverso la possibilità di combinare età e contributi senza ulteriori penalizzazioni, già insite nel sistema contributivo. Sul fronte fiscale i sindacati chiedono che tutte le risorse recuperate dalla lotta all’evasione vadano alla riduzione dell’imposizione fiscale su lavoro dipendente e pensioni e al sostegno delle politiche di sviluppo.  Per quanto riguarda il strutturale il bonus fiscale di 80 euro  sollecitano la decisione di renderlo strutturale e di estenderlo anche ai pensionati. 

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