Alitalia. Lupi, accordo valido anche se Cgil non firma. Ma allora servono i sindacati?

ROMA –  «Mi auguro che la Cgil si sia presa questi tre giorni e poi capisca l’importanza della sottoscrizione dell’opportunità che abbiamo davanti.

Se non firmerà, l’accordo è valido, nel senso che siamo a più del 50%, credo che arriveremo all’80% dei lavoratori rappresentati dalle sigle sindacali». Lo ha detto a Sky TG24 il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, commentando l’esito della trattativa su Alitalia con i sindacati conclusa ieri e ricordando che la prossima sarà una settimana decisiva, a partire da domani per l’incontro con le banche. 

«Mi dispiace per la Cgil – ha proseguito Lupi – Abbiamo lavorato con serietà anche con loro, si sono riservati tre giorni, ben vengano questi tre giorni e poi vedremo, intanto andremo avanti». «La settimana prossima – ha concluso – sarà quella decisiva, lunedì incontreremo definitivamente le imprese e le banche, martedì ci sarà un incontro ulteriore con tutti i sindacati, compresa la Cgil,  relativo al contratto e alla riduzione del costo del lavoro, infine arriverà Hogan in Italia perchè si dovrà definire la sigla del contratto tra Alitalia e Ethiad. Il passaggio più importante sarà il 22 luglio, quando sarò a Bruxelles per

presentare non solo il programma del semestre della Presidenza italiana del semestre europeo per quanto riguarda trasporti e infrastrutture, ma anche per aggiornare l’Europa, spero in maniera definitiva, su questo lavoro che negli ultimi sei-otto mesi abbiamo fatto e che ha portato a un grande accordo industriale e imprenditoriale». 

In tutto questo viene da chiedersi quale importanza ricopre il sindacato e soprattutto chi difenderà i lavoratori?

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