Blocco dei contratti pubblici: la FLC CGIL presenta un ricorso al Tribunale di Roma

ROMA – Ancora una volta la FLC CGIL mette in campo tutte le azioni possibili per  una grande battaglia in difesa dei diritti dei lavoratori: lo sblocco dei contratti pubblici, fermi dal 2010.

La nostra organizzazione ha infatti depositato da pochi giorni presso il Tribunale di Roma un ricorso che accusa di comportamento anti-sindacale e costituzionalmente illegittimo il Governo che, con i provvedimenti normativi adottati in questi anni, ha negato ai lavoratori pubblici dei comparti della conoscenza il diritto al rinnovo dei contratti. Un atto illegittimo che compromette quanto sancito dalla Costituzione, negando a tutti i lavoratori il diritto a una retribuzione sufficiente e proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto, con la conseguente grave perdita del potere d’acquisto dei salari e un ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro.

“In uno stato di diritto le battaglie alla fine approdano anche nelle aule giudiziarie – afferma Domenico Pantaleo, Segretario Generale FLC CGIL – e il ricorso presentato dalla FLC contro il blocco dei contratti rafforza la rivendicazione legittima dei lavoratori per la riconquista del CCNL, contro l’ostinato blocco riconfermato dal governo Renzi. Non ci può essere miglioramento della qualità dei settori della conoscenza senza valorizzare in termini salariali e professionali il lavoro.  È ormai chiaro – continua Pantaleo – che la ripresa economica non è ostacolata dal rinnovo dei contratti e che, al contrario, il mancato rinnovo contribuisce a ostacolare la ripresa, in quanto aggrava la crisi dei consumi e impoverisce i lavoratori della conoscenza”.  

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