Alberghi per La Gioventù, senza stipendio da sette mesi 140 dipendenti dell’Aig

I sindacati proclamano lo sciopero a livello decentrato: “Situazione inaccettabile, l’associazione presenti un piano per lo sviluppo e per garantire l’occupazione”

ROMA – Sono senza stipendio da sette mesi circa 140 dipendenti degli Ostelli della Gioventù. Situazione inaccettabile per le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno proclamato un pacchetto di 8 ore di sciopero da articolare a livello territoriale.

L’Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, che versa in una forte situazione debitoria – in particolare dopo la chiusura nel 2010 dell’Ostello della Gioventù di Roma – non ha ancora presentato proposte concrete per superare le difficoltà e procedere al pagamento delle spettanze arretrate.

Intanto prosegue con il confronto al Ministero dello Sviluppo Economico con i sindacati: l’Aig non ha avanzato soluzioni concrete soddisfacenti, ma solo ipotesi  aleatorie, come la possibilità di dare in gestione alcune strutture ai dipendenti, ad altri acquirenti, o limitare i periodi di apertura per rientrare dal debito.

“Ad un anno dai primi incontri, le problematiche e le argomentazioni poste, sono rimaste immutate se non peggiorate e ancora senza soluzione, con il risultato che i dipendenti, a tutt’oggi, devono ancora ricevere sette mensilità più tre ratei  dell’Accordo  sottoscritto lo scorso giugno” affermano le organizzazioni sindacali.

“Abbiamo inoltre espresso il nostro disappunto riguardante la possibilità di dare ai dipendenti in autogestione alcuni Ostelli in difficoltà  o qualsiasi esternalizzazione dei servizi, in quanto tutto ciò sposterebbe  il problema senza trovare una vera prospettiva di sviluppo e manterrebbe l’assenza  di una seria strategia politica Aziendale”.

I sindacati hanno inoltre richiesto al Ministero dello Sviluppo Economico di mantenere attivo il tavolo di confronto convocando  tutti i soggetti coinvolti che potrebbero investire  nel piano di sviluppo, al fine di individuare seriamente gli interventi necessari, sia per rilanciare l’Associazione, sia per garantire l’occupazione e il salario ai lavoratori. Filcams, Fisascat, UIltucs auspicano che nel prossimo incontro al Ministero il 5 maggio si possano ottenere risposte concrete e risolutive.

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