Grecia, corsa ai beni rifugio

ROMA – In controtendenza al crollo fatto registrare dai mercati finanziari, è corsa a beni rifugio che spinge ad un forte aumento dei prezzi di tutte le materie prime agricole con il prezzo del grano  che ha aperto in aumento di quasi il 15 per cento rispetto alle quotazioni dell’inizio della settimana scorsa al Chicago Bord of Trade (CBOT), il punto di riferimento mondiale delle commodities agricole.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti della crisi greca sull’andamento dei mercati future del grano con consegna a settembre 2015. Anche se rimangono ben al di sotto di livelli remunerativi – sottolinea la Coldiretti – si sta verificando a livello internazionale una decisa scossa per le principali produzioni oggetto di contrattazione sui mercati a termine, dal grano tenero al mais. Le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime agricole – spiega la Coldiretti – sono sempre piu’ condizionate dalle situazioni economiche e sociali internazionali sulle quali si innestano facilmente le speculazioni che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi come l’oro fino a quelli di grano, mais e soia. Il risultato – conclude la Coldiretti – è una insostenibile instabilità dei prezzi dei prodotti agricoli che dipende sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre piu’ dai movimenti finanziari. Gli andamenti positivi – conclude la Coldiretti – non si trasferiscono mai agli agricoltori che invece sono costretti spesso a subire le riduzioni delle quotazioni con compensi del tutto inadeguati.

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