Lavoro. Aumento del 12% giovani under 35 in agricoltura nel 2015

Due giovani su tre in estate aspirano a raccolta frutta e vendemmia

ROMA – Aumento record del 12 per cento nel 2015 dei giovani under 35 occupati in agricoltura, che si dimostra capace di offrire prospettive di lavoro sia a chi vuole intraprendere con idee innovative sia a chi vuole trovare una occupazione anche temporanea. E’ quanto è emerso da uno studio presentato all’Assemblea della Coldiretti dal quale si evidenzia che il boom dei giovani traina l’occupazione generale nel settore agricolo che fa registrare un incremento record del 6,2 per cento nel numero di occupati, dieci volte superiore al valore medio totale dell’intera economia nel primo trimestre dell’anno.

L’aumento dell’occupazione nelle campagne – continua la Coldiretti – è accompagnato nel trimestre dall’andamento positivo del valore aggiunto del settore che ha fatto registrare un aumento dello 0,2 per cento rispetto all’anno precedente.

Un trend positivo che è stato colto dalle nuove generazioni, con più di due giovani italiani su tre (68 per cento) che “sognano” di lavorare d’estate in campagna, partecipando alla raccolta della frutta o alla vendemmia, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’. Per gli studenti lavorare nei campi significa, oltre che prendere contatto con il mondo del lavoro, anche fare – sottolinea la Coldiretti – un’esperienza diretta in simbiosi con la natura, i suoi prodotti e una cultura che hanno fatto dell’Italia un Paese da primato a livello internazionale nell’offerta di alimenti e vini di qualità.

Nel corso dell’estate 2015 si stima che quasi 200mila giovani possano trovare lavoro in agricoltura. Dal primo giugno e fino al 30 settembre i giovani lavoratori dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi – sottolinea la Coldiretti – possono essere remunerati con i voucher, i buoni lavoro che comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. I voucher – continua la Coldiretti – rappresentano uno strumento che offre interessanti opportunità di integrazione al reddito e occupazione anche a categorie particolarmente deboli quali cassaintegrati e pensionati e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro nei campi che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi, senza con ciò destrutturare il mercato del lavoro agricolo.

Per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro la Coldiretti ha varato la prima banca dati autorizzata dal Ministero del Lavoro “Jobincountry” di aziende agricole che assumono alla quale potranno accedere tanti i giovani italiani che sono interessati perché amano la campagna o semplicemente per raggranellare un po’ di soldi, magari nella pausa scolastica.

“Nell’agroalimentare in Italia trovano opportunità di occupazione quasi 1,6 milioni di unità lavorative delle quali circa 1,2 milioni in agricoltura e poco piu’ di 400mila nell’industria alimentare”, afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare “l’importanza di tutelare e promuovere il lavoro lungo tutta la filiera dove il settore agricolo rappresenta di gran lunga lo zoccolo duro”. Consentire di utilizzare il latte in polvere per produrre formaggi come chiede una certa industria non è solo contro i consumatori, la storia e la cultura del Made in Italy, ma significa anche – conclude Moncalvo – mettere in pericolo 35mila stalle e con esse i posti di lavoro di allevatori, mungitori e dipendenti. 

OCCUPATI NELL’AGROALIMENTARE IN UNITA’ LAVORATIVE ANNUE

 

 

AGRICOLTURA

INDUSTRIA

TOTALE

FILIERA CARNE

                 289.691

59.377

349.068

FILIERA LATTE

                 166.498

49.125

215.623

FILIERA OLIO

                   44.614

10.623

55.237

FILIERA ORTOFRUTTA

                 345.883

28.621

374.504

FILIERA CEREALI

                 118.858

180.965

299.823

FILIERA VINO

                 111.868

35.339

147.207

ALTRE

                   88.287

55.249

143.537

TOTALE

1.165.700

419.300

1.585.000

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

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