Rc auto: nessuna giustificazione per i nuovi aumenti prospettati dal Presidente dell’Ania

ROMA – Condividiamo che nel DL Concorrenza rimangono ancora molte criticità relativamente al versante delle assicurazioni. Di fondo, infatti, manca una vera strategia che punti all’abbattimento complessivo delle tariffe che, lo ricordiamo, sono le più care d’Europa.

Addirittura sostenere che le polizze costeranno di più se il disegno di legge non dovesse cambiare, sembra, però, un’ipotesti alquanto azzardata. (È quanto si legge in un’intervista del Presidente dell’Ania al Corriere della Sera).

“Sebbene il DDL contenga norme ancora molto timide ed insufficienti per determinare un calo delle polizze, non vi è alcuna giustificazione possibile perché queste crescano ancora.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Un’operazione simile sarebbe intollerabile. Finalmente, infatti, grazie all’introduzione della Tariffa Italia anche gli automobilisti del Sud vedranno uno spiraglio di risparmio sul costo spropositato dell’rc auto in quest’area. Con tale misura si supererebbero le enormi disparità territoriali che penalizzano da anni il Sud e contro le quali ci siamo sempre battuti con denunce ed interventi, anche a livello Europeo.

Comprendiamo le preoccupazioni dell’Ania, dal momento che in questo modo le imprese non potranno più lucrare sulle tasche degli automobilisti nel Meridione applicando tariffe fino al 50% superiori rispetto a quelle applicate al Nord.

Diffidiamo già da ora le compagnie che intendono programmare nuovi aumenti, giustificandoli facendo appello all’elevato numero di frodi, fenomeno marginale riconducibile a professionisti e organizzazioni criminali che non può certo ricadere sui consumatori.

Anche il tal senso, del resto, non vi sarebbe motivo di rincari: con l’incentivazione dell’installazione della scatola nera e con le rilevazioni automatiche per smascherare i veicoli che circolano senza assicurazione sarà possibile dare una notevole sfoltita alle truffe in questo campo. 

Il risparmio deve essere un obiettivo delle compagnie e dovrà scaturire, soprattutto, da un intervento di razionalizzazione dei sistemi organizzativi aziendali. Sta al Governo, attraverso il DDL, incentivare e promuovere questo percorso.

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