Consumi, sempre piu’ servizi e meno beni

ROMA – Dal 1995 ad oggi, si accentua la terziarizzazione dei consumi con un aumento della quota di spesa delle famiglie per servizi che cresce dal 43,6% del 1995 al 52,6% del 2014, insomma: sempre piu’ servizi e meno beni.

E in questo quadro si registra un vero e proprio “boom” delle telecomunicazioni (+193%) mentre crolla l’arredamento (-28%) e i pasti in casa (-14%). E’ quanto si legge in uno studio della Confcommercio. In calo anche l’abbigliamento (-8%), la spesa per i mezzi di trasporto (-18,2%). In crescita, oltre al settore comunicazioni, anche la spesa pefr tempo libero e vacanze hanno visto aumentare la loro incidenza sul totale dei consumi (dal 23,7% del 1995 al 28% del 2007). E per il 2015, tra le 10 voci di consumo piu’ dinamiche ci sono gli apparecchi telefonici (+7%), i servizi alberghieri e alloggiativi (+4,6%), i servizi di trasporto (+3,7%), ristoranti e pasti fuori casa (+3,1%).

Dall’analisi delle dinamiche di spesa della Confcommercio, scomponendo tra beni e servizi, emerge una “sempre piu’ marcata terziarizzazione dei consumi, ovvero un sensibile aumento della domanda di servizi cresciuti in termini reali di oltre il 21% negli ultimi 20 anni; fenomeno che si riflette in una costante crescita della quota di spesa delle famiglie ad essi dedicata passata dal 43,6% del 1995 al 52,6% del 2014”. “L’analisi storica di lungo periodo – spiega lo studio – evidenzia un incremento dei consumi negli ultimi venti anni del 10%, sintesi di uno sviluppo complessivo tra il 1995 ed il 2007 del 19% e di una flessione del 7,6% dal picco pre-crisi al 2014. La dinamica negativa si e’ arrestata nel 2014 (+0,3%) sostenuta dalla ripresa dei beni durevoli (+3%), componente fortemente penalizzata negli anni della crisi (-28,5%), all’interno del piu’ generale calo del mercato dei beni”. “Analizzando le dinamiche dei consumi nell’ottica della scomposizione tra beni e servizi – prosegue lo studio – si rileva che mentre la domanda di beni, al netto della componente relativa ai prezzi, si attesta nel 2014 su di un livello lievemente piu’ basso rispetto al 1995, per i servizi si e’ registrata una crescita di oltre il 21%. “L’importanza che ha assunto questo segmento nelle decisioni di spesa delle famiglie si rileva anche nelle dinamiche registrate negli anni della recessione, in cui i consumi di servizi hanno segnalato una maggiore tenuta, con spunti di ripresa gia’ nel 2014”. 

Condividi sui social

Articoli correlati