#Jobart, con la cultura si cresce, il viaggio continua

La Filcams presenta la Carta del Turismo

ROMA – “Il lavoro prima di tutto, ma un lavoro nuovo, fieramente non precario, finalmente stabile e professionalizzato che sia la conseguenza naturale di una nuova stagione di investimenti materiali e immateriali sulla cultura e sul turismo” lo afferma Cristian Sesena, segretario nazionale della Filcams Cgil,per spiegare gli obiettivi della campagna della Filcams – JobArt Con la Cultura si cresce, avviata più di un anno fa, e che il 4 novembre a Roma celebra la sua conclusione alla presenza di Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.

Il 3 ottobre 2014 prendeva il via un viaggio che, partito da Lecce, ha attraversato tutto lo stivale: Torino, San Miniato, Urbino, Siracusa, Crotone, sono state le sedi di altrettanti dibattiti e momenti di confronto che hanno visto coinvolti istituzioni, controparti, personaggi di spicco del panorama culturale, operatori di settore, tutti chiamati a esprimersi sull’importanza del binomio turismo e cultura per il rilancio economico del nostro paese.

La domanda che ci siamo posti e a cui abbiamo provato a rispondere, in questa tappa romana, con la Ricerca “Turismo, vent’anni senza”: si può ripartire dalla cultura, per rilanciare il turismo?

Stefano Landi, Presidente SL&A Turismo e Territorio, prova a spiegarlo ponendo in evidenza statistiche e numeri molto importanti e significativi.

 “Secondo le ultime indagini ufficialmente disponibili, la motivazione culturale influenzerebbe quasi il 40% dei turisti internazionali: nel 2013 in 48 milioni hanno visitato il nostro Paese. Abbiamo quindi 18 milioni di stranieri attratti dalla cultura. 

Tra i turisti italiani, invece, la motivazione culturale di vacanza in Italia “pesa” per il 24%, su un totale di 55 milioni di viaggiatori 2013, e quindi muove 13 milioni di turisti domestici. Considerando ancora le ultime indagini disponibili sui vacanzieri (italiani e stranieri in Italia) e in particolare i dati sulla permanenza media e la spesa, si arriva a stimare una spesa complessiva dei turisti culturali pari a 9,3 miliardi, di cui il 60% generata dai turisti stranieri: sono sempre loro, quindi, i più grandi consumatori di cultura in vacanza.”

Inoltre, “applicando i moltiplicatori settoriali diretti e indiretti della produzione dovuta alla domanda turistica si stima che il valore aggiunto generato dalla domanda turistica culturale ammonta a oltre 6,3 miliardi di euro, e l’occupazione sostenuta da questa domanda raggiunge e supera 186 mila unità di lavoro.”

E allora, nel concludere un viaggio e pronti per intraprenderne un altro, la Filcams vuole partire da questa consapevolezza: la cultura è importante per sostenere il nostro turismo, e dobbiamo ripartire da qui per rilanciarlo.

Ognuno è chiamato a dare il proprio contributo, come afferma Cristian Sesena: “La politica investendo nella conservazione, nella valorizzazione e nella promozione, nelle infrastrutture con accortezza e metodo, promuovendo le giuste coraggiose battaglie anche contro interessi, prassi e costumi consolidati, creando i presupposti per una Governance realmente partecipata che coinvolga tutti.”

Ma anche: “Le imprese che debbono avere il coraggio di cambiare ed essere pronte a rischiare investendo nella digitalizzazione, nella sostenibilità ambientale e in un lavoro di qualità. E le  organizzazioni sindacali che debbono mettere in campo strumenti e saperi, a partire dalla  bilateralità che può e deve essere sede di costruzione di nuovi servizi, dal sostegno al reddito, alla formazione, al welfare.”

A Roma il confronto del 4 novembre è aperto e schietto: “Il lavoro deve tornare centrale, ma dobbiamo parlare anche di dignità del lavoro” ha affermato Maria Grazia Gabrielli segretaria generale Filcams Cgil. 

“Come si fa a pensare ad un turismo di qualità se è stato legalizzato il lavoro accessorio e irregolare?” ha affermato Susanna Camusso Segretario generale Cgil, che propone di abolire i voucher. Il ministro Dario Franceschini, che partecipa al dibattito, si dichiara però “pronto a rivedere il sistema dei voucher.”

La Filcams Cgil vuole avanzare concrete proposte per l’avvio di un nuovo percorso di crescita e sviluppo del settore che confluiranno in una vera e propria “Carta” destinata nei prossimi mesi a promuovere una nuova stagione di riflessione e analisi  a tutti i livelli, in primo luogo, all’interno della  stessa CGIL.

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