Migliaia in piazza con la Fiom. Parola d’ordine lavoro e democrazia

ROMA – Alta partecipazione alla manifestazione della Fiom, scesa in piazza a Roma per difendere la democrazia e il lavoro. La manifestazione dei lavoratori del sindacato dei metalmeccanici Cgil è partita da piazza Esedra diretta a piazza del Popolo dove il segretario generale, Maurizio Landini, terrà il suo discorso.

Proprio Landini,  prima della partenza del corteo, ha ribadito l’importanza della protesta a favore della democrazia e, commentando i recenti attentati a Parigi, ha detto:  “il mondo del lavoro è contro il terrorismo. Nel nostro Paese il mondo dei lavoratori e quello operaio hanno combattuto e sconfitto il terrorismo e siamo qui oggi per confermare che la democrazia e la libertà si difendono praticando”. Landini ha poi confermato che la  protesta di oggi è anche per dire che “la manovra che sta varando il governo è sbagliata. La legge di stabilità – ha aggiunto – deve essere cambiata”.

Per quanto riguarda la legge di stabilità Landini ha aggiunto che “la manovra che il governo sta facendo non va bene. Siamo qui per dire che vogliamo cambiarla e discutere attraverso una pratica democratica che rimetta al centro i diritti delle persone che lavorano”. Il segretario della Fiom, ha confermato che la manifestazione del sindacato dei metalmeccanici Cgil è anche contro la Legge di stabilità. Dal corteo  Landini  ha ribadito che “dobbiamo rendere sempre più chiaro che non è vero che quello che sta varando il Parlamento ha il consenso del Paese, non è così. Questa legge è sbagliata nelle sue misure sul lavoro e sulla scuola e per questo stiamo pensando anche di arrivare ad un referendum abrogativo”.Oggi – ha aggiunto Landini – “inizia una  mobilitazione a favore del lavoro, per la lotta all’evasione, contro i tagli alla sanità”. Un accenno anche ai contratti per i quali “il governo dovrebbe prevedere la defiscalizzazione degli aumenti. Sarebbe un modo – ha concluso Landini – per far ripartire l’economia e dare una risposta al problema salariale”.

Landini punta il dito anche sulle pensioni. “La Riforma pensioni fatta dal governo Monti non è una riforma è sbagliata, ma si deve ridurre l’età  pensionabile – ha aggiunto -, non è vero che i lavori sono tutti uguali dipende dal lavoro che fai. Il sistema contributivo è un sistema che non sta in piedi in nessun Paese d’Europa. E’ necessario riconoscere gli errori fatti e aprire una mobilitazione in questo Paese. Se mandiamo in pensione le persone sappiamo che i giovani possono andare a lavorare”.

E infine sugli ultimi tragici episodio di Parigi il segretario afferma: “Il terrorismo non passerà, non riuscirà a limitare le nostre libertà”. E poi:  “La risposta al terrorismo – ha proseguito – deve essere la pace, la democrazia, l’estensione dei diritti della persona: la guerra non può essere la risposta e bisogna dire chiaramente a tutti i Paesi: basta vendere le armi”.

A queste ultime parole si aggiungono quelle di Susanna Camusso, critica con l’azione europea: ”L’Europa, davanti a problemi complessi, dimostra di non avere una strategia, una capacità di agire unitariamente”. “L’unica leva che si muove – ha proseguito Camusso – è quella del bilancio, ma non è una politica. E’ semplicemente garantire l’autonomia dei singoli Stati e questo credo sia insufficiente per affrontare una stagione così difficile”. Quanto al fatto che in Francia oggi non si può manifestare, Camusso ha spiegato che “la Francia si sente in una situazione di emergenza e ha bisogno di rassicurare i cittadini, ma credo che non si possa mai limitare la libertà perché significa dare ragione a chi vuole la logica delle armi”. E proprio a proposito della vendita di armi, il segretario generale della Cgil ha sottolineato che “è il momento che l’Europa scelga di non essere produttore di armi”.

   

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