In piazza per combattere il caporalato

ROMA – Spezzare la catena dello sfruttamento che sottopaga i prodotti agricoli ed il lavoro nei campi e provoca la sofferenza, l’emarginazione e il caporalato e’ l’obiettivo della Coldiretti che insieme alla FOCSIV – Volontari nel mondo invita a scendere tutti insieme in piazza nel fine settimana per tutelare la dignità di chi lavora la terra. 

Il 14 e 15 maggio 2016 in tutta Italia si svolge la Campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria” con il Patrocinio della Fondazione Migrantes della CEI, proprio all’indomani del Terzo rapporto Agromafie e Caporalato a cura dell’Osservatorio Placido Rizzotto – Flai Cgil.

Decine di migliaia di agricoltori e volontari hanno scelto di essere presenti in 1000 piazze per passare dalle parole ai fatti con la realizzazione di interventi concreti per fermare scafisti e caporali. Nelle piazze, nei mercati di Campagna Amica e nelle parrocchie d’Italia sarà offerto con una donazione di 5,00 Euro, il risoprodotto dagli agricoltori di Coldiretti aderenti alla Filiera Agricola Italiana percontribuire alla realizzazione di 38 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini e alla costruzione del Villaggio solidale, che sarà realizzato in Puglia da Coldiretti e Focsiv, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro nelle imprese agricole. A partire da sabato in tutta Italia, dal mercato di Campagna Amica del Circo Massimo in via San Teodoro 74 a quello di Milano di Via Ripamonti dalle 8.30 alle 12.30 fino a Cosenza in Piazza dei Bruzi dalle 16.00 alle 21.00, sono fissate iniziative di sostegno ad un impegno concreto ed innovativo che puo’ contribuire a creare un sensibilità piu’ diffusa anche sulla sfida epocale sull’emergenza profughi affrontata dall’Italia e dall’Unione Europea.

La campagna www.abbiamorisoperunacosaseria.it è finalizzata a combattere le speculazioni sul cibo nel mondo che costringono alla povertà 800 milioni di piccoli agricoltori obbligati a migrare con effetti disastrosi per la comunità, per l’ambiente e la sicurezza alimentare. Il riso – sottolineano Coldiretti e Focsiv – è stato scelto come simbolo perchè è l’alimento più consumato al mondo, soprattutto tra i più poveri, e viene coltivato in quasi tutti i Paesi. Oltre il 70% di quanti sono vittime della fame nel mondo sono agricoltori a livello familiare, soprattutto piccoli produttori nel Sud del mondo, minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attende il rischio dello sfruttamento ed il caporalato.

Come momento di incontro sono stati scelti i mercati perché oltre alla solidarietà per battere il caporalato serve una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute ed il lavoro, con una equa distribuzione del valore. E questo – conclude la Coldiretti – non è possibile se i pomodori e le arance nei campi italiani sono sottopagati a pochi centesimi al chilo.

La campagna puo’ essere sostenuta fino al 18 maggio anche donando al 45594 un SMS da 2 Euro al cellulare personale – TIM, Vodafone, WIND, 3, Postemobile, CoopVoce e Tiscali – oppure con una telefonata da rete fissa di casa da 2 o 5 Euro – TIM, Infostrada, Fastweb, Vodafone, Tiscali e TWT.

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