MIt, Mef e Trenitalia hanno firmato il nuovo contratto per il servizio ferroviario “universale”
Il contratto avrà una durata decennale, con decorrenza dal 1° gennaio 2017 e scadenza il 31 dicembre 2026 e affida la gestione dei servizi a Trenitalia in base a una procedura prevista dalle norme nazionali e comunitarie, dopo che il precedente contratto, scaduto nel 2014, era stato prorogato per due anni senza alcuna variazione di termini e condizioni e, novità importante, lega il gestore al mantenimento di obiettivi ben precisi di puntualità, regolarità, pulizia più performanti del precedente e annesse penalità e premi in relazione al raggiungimento di tali obiettivi.
Il contratto 2017 – 2026 prevede l’effettuazione di 118 corse complessive di cui 108 quotidiane, 88 Intercity giorno e 20 Intercity Notte, alle quali si aggiungono 10 corse nei fine settimana, di cui sei Intercity giorno e quattro notte. Nel suo complesso l’offerta è pari a 25,1 milioni di chilometri-treno l’anno.
Tra gli obiettivi ci sono anche il rinnovamento dei treni – entreranno infatti in flotta gli attuali Freccia Bianca – importanti investimenti in tecnologia e il costante adeguamento dell’offerta alla domanda. «Con questo nuovo contratto, spiega l’ad di Trenitalia, Barbara Morgante, si apre un’era nuova e una nuova stagione per l’Intercity. Molto lavoro è stato fatto finora ma tantissimo ci sarà ancora da fare. Speriamo di non deludere nessuno. Non sono previsti aumenti per ora. Ci tengo comunque a precisare che le tariffe non sono decise da noi in maniera autonoma, ma dal Mit e che il prezzo pagato dal passeggero copre solo la metà dell’effettivo costo del servizio, mentre l’altra metà la mette il ministero. Con il nuovo contratto verranno garantiti più puntualità e flessibilità, una flotta migliore e un migliore servizio a bordo, con più personale viaggiante, minibar sulle tratte più lunghe e ambienti rinnovati».
«Il servizio Intercity era diventato la Cenerentola del servizio pubblico era un pò il figlio di nessuno e rischiava di perdere il 40% dei treni – ha dichiarato Graziano Delrio, ministro dei trasporti -. Con questo contratto abbiamo quindi evitato il taglio e, anzi, ampliato il servizio, incrementandolo di un 7%. Inoltre, mettiamo 100 milioni in più all’anno per 10 anni, il che vuol dire carrozze nuove, migliori servizi a bordo, pulizia, potenziamento delle tratte e nuovi collegamenti nelle zone più deboli del l’Italia. Sono circa 12 milioni le persone che utilizzano il servizio Intercity e lo Stato vuole investire su di loro, non solo sul regionale o sulle Frecce ma anche sul servizio Intercity perché riguarda tantissime persone che avranno a prezzi calmierati servizi nettamente migliori».
Antonella fiorito