Alitalia, da legali sindacati diffida su modifiche al contratto

ROMA – I sindacati hanno inviato una diffida formale ad Alitalia contro l’applicazione delle condizioni economiche e contrattuali pattuite nell’operazione di trasferimento nella società AlitaliaSai, chiedendo il “principio di irriducibilità della retribuzione” e “l’immediato rispristino degli scatti contrattuali illegittimamente sospesi”, oltre che “la non applicazione di regolamenti unilaterali palesemente illegittimi”.

Lo si legge nel testo della diffida inviata ad Alitalia e Assaereo dai legali dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta, che insistono sul ripristino delle condizioni del contratto nazionale. 

“Non vi è alcuna ragione – spiegano i legali dei sindacati – di carattere giuridico né tantomeno sindacale per limitare l’efficacia delle disposizioni contrattuali in essere fino al 28.2.2017, dovendosi necessariamente applicare il complesso degli accordi preesistenti fino alla sottoscrizione di un nuovo contratto collettivo, anche in ragione dell’obbligazione assunta con i singoli lavoratori al momento della sottoscrizione del contratto individuale che richiama espressamente la contrattazione collettiva di settore, gli accordi sul trattamento economico del personale proveniente dal gruppo Alitalia in A.s. ed Airone e tutte le prassi in essere, rispetto ai quali Alitalia Sai ha assunto obbligazione specifica sia nei confronti delle parte sindacali che dei singoli lavoratori al momento della cessione dell’azienda”. I sindacati confermano tuttavia la volontà “di proseguire il confronto e la discussione sui contenuti del Ccnl e del Ccal nell’ambito di procedure di confronto, ispirate alla correttezza ed alla buona fede, nel quadro delle regole, delle procedure e delle relazioni sindacali costruite congiuntamente negli accordi collettivi citati”.  

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