Istat. Cala e continuerà a calare il potere d’acquisto delle famiglie

ROMA – Il potere d’acquisto delle famiglie italiane è diminuito. L’allarme lo lancia l’Istat, secondo il quale la diminuzione registrata nel secondo trimestre 2011 è pari allo 0,2% rispetto al trimestre precedente, e dello 0,3% rispetto al secondo trimestre 2010. Scende ai minimi da 11 anni la propensione al risparmio delle famiglie italiane.

Insomma tradotto in soldoni significa che quanto entra nelle casse familiari non è sufficiente a garantire una vita dignitosa per tutti im membri della famiglia. Certo, ben venga che anche l’Ista si sia accorto della situazione reale in cui versano le tante famiglie italiane, ma questa allarmente situazione non è una novità.

Come affermano i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, rispettivamente Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, “i  dati Istat confermano la drammatica situazione del potere di acquisto delle famiglie, già duramente colpite da una crisi profonda che va avanti dal 2008”. Ma non è tutto. “Il crollo del potere di acquisto – secondo i i due presidenti –   è purtroppo destinato a peggiorare, a causa della manovra iniqua e sbagliata del govern”. Per le due associazioni dei consumatori, le ricadute della manovra determineranno  un’ulteriore fortissima contrazione del potere di acquisto delle famiglie dal -4 al -6%, con una caduta di reddito, nel 2014, di circa il 6,3%.
Insomma c’è poco da sorridere.

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