Crollo delle pensioni. Per l’Idv è il frutto delle politiche di Berlusconi

ROMA – Crollo delle nuove pensioni liquidate nel 2011: nei primi 11 mesi dell’anno secondo gli ultimi dati dell’Inps – le pensioni di vecchiaia e anzianità liquidate sono state 224.856,oltre 94.000 in meno rispetto allo stesso periodo 2010.

Si tratta di una diminuzione del 29,5%, “effetto” finestre. Il calo più consistente si registra per le nuove pensioni di vecchiaia: appena 94.216 (-39,4%). Mentre per le pensioni di anzianità gli assegni liquidati sono passati dai 163.507 del 2010 ai 130.640 del 2011 (-20,1%).Sulla flessione incidono le nuove regole sulla finestra mobile e sull’inasprimento dei requisiti per l’accesso alla pensione d’anzianità.

Sui dati oggettivi si è espresso criticamente Maurizio Zipponi, responsabile lavoro e welfare dell’Italia dei Valori: “Il crollo delle pensioni di vecchiaia e anzianità liquidate nel 2011 dimostra quanto siano stati pesanti gli interventi effettuati dal governo Lega-Berlusconi in materia previdenziale utilizzando il criterio delle finestre d’uscita. Le misure decise da Monti  sulle pensioni di vecchiaia e su quelle di anzianità con 40 anni di contributi sono inique e socialmente ingiuste –  continua Zipponi . L’attuale governo   non ha avuto il coraggio di colpire gli scudati, i capitali illegalmente depositati in Svizzera, l’evasione e i grandi patrimoni. L’esecutivo ha scelto la via più semplice, cioè quella di fare cassa sui poveri cristi lasciando inalterati i privilegi e le grandi ricchezze». «Per questo, l’IdV condivide e sostiene in pieno l’appello lanciato dai sindacati: le inquità del governo Monti sulle pensioni vanno corrette”.

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