Cobas sciopero. “La crisi va pagata da chi l’ha provocata”

ROMA – Domani sciopero indetto dai Cobas, che hanno esteso a tutti i lavoratori la protesta della Fiom dei metalmeccanici.

Sono previste 16 manifestazioni regionali e provinciali alle quali parteciperanno insieme ai metalmenccanici tutte le categorie del lavoro dipendente pubblico e privato della scuola e delle Università -oltre a docenti, Ata e personale amministrativo- e gli studenti che da mesi denunciano lo sfascio della pubblica istruzione che porta la firma del ministro Gelmini.

“E’ uno sciopero contro quel potere economico che ha trascinato l’Italia nella più grave crisi del dopoguerra,  . precisa Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS – e che, invece di pagare per la sua opera distruttiva, cerca di smantellare ciò che resta delle conquiste dei salariati/e e dei settori popolari; contro il governo Berlusconi che, aggravando le politiche liberiste del precedente governo Prodi, ha cancellato centinaia di migliaia di posti di lavoro nelle fabbriche e nelle strutture pubbliche (a partire dalla scuola: 140 mila posti in meno ed espulsione in massa dei precari), imposto catastrofiche “riforme” della scuola e dell’Università, bloccato i contratti nel Pubblico Impiego e sequestrata la contrattazione e i diritti lavorativi e sindacali con il decreto Brunetta; contro un padronato parassitario e reazionario – ribadisce Bernocchi – , che, guidato dal capo-banda Fiat Marchionne, va all’assalto di ciò che resta dei diritti dei salariati.”
“Il 28 gennaio – aggiunge Bernocchi –  convergiamo nello sciopero e nelle manifestazioni con il più ampio fronte sociale per battere gli Accordi-Vergogna, il liberismo padronale e governativo, la precarizzazione dilagante; per smascherare la finta “opposizione” parlamentare e i sindacati collaborazionisti; per riconquistare i posti di lavoro, il reddito, le pensioni, l’istruzione e le altre strutture sociali pubbliche, i beni comuni, la democrazia nei luoghi di lavoro e nella società.”

Le manifestazioni promosse dai COBAS si svolgeranno a Roma in piazza. della Repubblica alle ore. 10, a Torino in Porta Susa alle ore. 9, a Cagliari  in piazza Giovanni XXIII alle 10, a Palermo in piazza. Politeama dalle 9.30, a Bari in piazza Castello alle. 9, a Firenze in piazza S. Marco ore 9, a Napoli Pomigliano Circumvesuviana Vecchia, alle 10), a Salerno in piazza della Ferrovia alle  9.30, a Genova in piazza Caricamento ore 9, a Trieste in piazza della Borsa alle 10, a Livorno in piazza Cavour alle 9, a Potenza in S. Nicola di Melfi, Fiat-Sata, alle 9.30, a Padova presso la Stazione FF.SSalle 9), a Lanciano (Chieti) a piazza del Plebiscito, ore10), a Terni in piazza Tacitoalle  9), e infine a Siracusa dove avrà luogo un presidio itinerante presso i cancelli delle aziende industriali di Priolo, Melilli e Augusta.

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