Alla “Gucci” firmato nuovo accordo sindacale, ma nessuno ne parla. Intervista a Cristina Settimelli della Filctem

FIRENZE – Alla “Gucci” firmato nuovo accordo sindacale sul valore della persona e il benessere in azienda, nessuno ne parla. Sull’accordo, accordo? che ha riportato il valore dell’uomo in fabbrica nel 1200 a.c. di Fiat – Marchionne “sono suonate le campane”. La nota di agenzia è stata ignorata dai media filo-governativi (cioè tutti o quasi) è stata ignorata o “essiccata” nei contenuti.

Un contratto, quello firmato per i 1.100 dipendenti Gucci di Casellina a Scandicci, in controtendenza con quanti altri si facciano e soprattutto non si facciano in questo momento, che rende orgogliosi l’ azienda, i sindacati (Filctem Cgil, Femca Cisl e Ugl) e i lavoratori. Un accordo concluso addirittura sei mesi prima che scadesse quello in corso. Il modello Gucci è nato qui a Firenze dove la Gucci, di proprietà dei francesi di Ppr, ha testa e produzione pellettiera. Apriamo una parentesi: Gucci, marchio leader nel settore dei beni di lusso a livello mondiale, crea, produce e distribuisce una gamma di accessori e prodotti che comprende articoli di pelletteria, abbigliamento femminile e maschile, calzature, gioielli, cravatte e foulard, occhiali e profumi. Gucci distribuisce i propri prodotti attraverso una esclusiva rete di negozi a gestione diretta in tutti i principali mercati mondiali, nonché attraverso selezionati punti vendita in franchising e boutique nei duty free e negozi specializzati e multimarca. Gucci è il marchio principale del Gruppo Gucci che, attraverso i prestigiosi brand Yves Saint Laurent, Sergio Rossi, Boucheron, Roger & Gallet,  “Bottega Veneta, Bédat & Co, Alexander McQueen, Stella McCartney e Balenciaga rappresenta il terzo polo del lusso a livello mondiale. Da luglio 2004 il Gruppo Gucci è diventata un’azienda interamente privata, parte del gruppo francese Pinault-Printemps-Redoute.

Fra i punti chiave dell’accordo, si afferma, l’introduzione di un sistema di salario variabile che riconosce e valorizza i contributi dei singoli in base al raggiungimento degli obiettivi individuali e di team, in armonia con quelli aziendali, e la formazione di un comitato paritetico per valorizzare il rapporto con i collaboratori, promuovere il benessere in azienda, migliorare la produttivita’ e motivare le persone attraverso un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata. Borse di studio, buoni libro per le scuole medie e l’ università, convenzioni con gli asili nido pagati in parte dall’ azienda, impegni per facilitare maternità e paternità con l’ estensione del part time oltre i tempi previsti dal contratto nazionale o con il telelavoro, sussidi per le esigenze personali dei lavoratori, assicurazione sanitaria aziendale, più contributi aziendali al fondo pensionistico integrativo.

A questo proposito abbiamo intervisato Cristina Settimelli, membro della segreteria nazionale Filctem, protagonista dell’accordo. Intervista esclusiva per Dazebaonews.it

Alla Gucci firmato nuovo accordo sindacale sul valore della persona e il benessere in azienda, nessuno ne parla ? Le sue impressioni.

Penso che ci sarà tempo nei prossimi mesi  di parlare di questo accordo. Se oggi ciò non è avvenuto o è avvenuto poco è sicuramente perché la sottoscrizione di tale accordo si è concretizzata alla vigilia del periodo feriale e in un contesto tragico per l’Italia a fronte della situazione in cui versa il nostro Paese.

Condivide le dichiarazioni di Patrizio di Marco, presidente e ad, “ Le persone sono la risorsa più importante per Gucci? “

Non solo le condivido ma sono anni che come sindacato lo diciamo, molto spesso purtroppo non ascoltati. Questo per onestà del vero non vale per la Gucci che nel corso degli anni ha sempre dimostrato grande attenzione alle risorse umane nonostante i  cambiamenti degli assetti societari e i cambiamenti  del management.
La svolta nelle relazioni sindacali in Gucci è iniziata molti anni fa e a fronte di una crisi aziendale che ha anche segnato discontinuità con il passato con  la volontà e la voglia di rilanciare l’azienda e di innovare anche le relazioni sindacali che fino ad all’ora erano state molto tradizionali. Da all’ora questo processo non si è mai arrestato ma è andato crescendo e nel tempo si è rafforzato  fino a trovare il culmine in questi ultimi anni.

Ci sono altre aziende o pensate che ci siano altre aziende così vicino al territorio e alle persone in Toscana e/o in Italia? Sono già stati firmati accordi simili o siete vicini al farlo?

Non ho la percezione chiara di ciò che c’è in altri settori che non seguo. Posso dire che ritengo sia possibile che vi siano altre realtà di altri settori che mostrino vicinanza col territorio dove sono  insediate e attenzione alle persone e non escludo che da qualche parte anche in Toscana si provi a fare una contrattazione aziendale che tenga conto di ciò. Quello che so, per certo avendo vissuto in prima persona questa esperienza è che non si costruisce un accordo con queste caratteristiche in un lasso di tempo ristretto ma occorre molto tempo e debbono contribuire  molti fattori. Il primo di tutti, – oltre ad un’azienda che fa utili, che innovi, investa e che sappia stare sui mercati globali con prodotti qualitativamente molto alti- è che  vi sia tra gli interlocutori un reciproco riconoscimento e rispetto sia come persone che dei ruoli  e di ciò  che essi rappresentano, così come  una reciproca sintonia sul modello delle relazioni sindacali. Un modello di relazioni sindacali che metta al centro appunto le risorse umane  e consideri l’azienda come sistema di interrelazione tra individui capaci di esprimere un valore aggiunto attraverso un adesione consapevole e un contributo personale agli obiettivi aziendali. Per  questo si è reso necessario un organizzazione del lavoro più efficace ed efficiente che sapesse cogliere maggiormente i cambiamenti distintivi in corso nei mercati, che tenesse conto dei livelli di eccellenza e di qualità e per questa via riconoscesse l’evolversi delle competenze professionali dei singoli lavoratori e il loro contributo, convinti che le risorse umane svolgono un ruolo sempre più decisivo per il futuro dell’azienda. I fattori centrali della filosofia sono condivisione degli obiettivi, trasparenza di sistema e riconoscimento/ meritocrazia.

Detto ciò, essendo questo il concetto base su cui abbiamo nel tempo improntato le relazioni sindacali in questa azienda, mi sento di rispondere che essendoci per fortuna ancora aziende che producono eccellenze sia in Toscana che in Italia  sia possibile costruire un sistema simile anche per queste aziende e per quei lavoratori. Se non ricordo male una qualche similitudine,  al meno per la parte riguardante il Welfare aziendale si può riscontrare con l’accordo aziendale di qualche hanno fa della Luxottica .

In grandi linee quali sono gli obiettivi raggiunti con questo accordo, che personalmente lo ritengo in controtendenza ( vedi Marchionne- Fiat) e in linea con la sofferenza sociale che stiamo vivendo e il mio modo di vedere gli accordi azienda – lavoratore?

Intanto la prima vera novità in assoluto è che si è rinnovato un accordo aziendale con sei mesi di anticipo sulla sua scadenza. Infatti l’integrativo gucci scade il 31 dicembre 20011 e appena sarà scaduto entrerà in vigore il nuovo. Poi, come ho già  detto questo accordo è il frutto di vari anni di contrattazione aziendale che di rinnovo in rinnovo hanno prodotto miglioramenti rispetto al CCNL di settore. Non solo sulla retribuzione salariale basata sul salario base fisso e da un salario variabile, che vengono erogati in correlazione alle competenze espresse e a seguito di raggiungimento di predeterminati obiettivi aziendali, sia collettivi, che di team, che individuali. A tutti i rinnovi aziendali lavoriamo per ritarare l’inquadramento aziendale e renderlo più rispondente ai cambiamenti organizzativi che sono intercorsi cogliendo così a pieno le specificità e le competenze dei lavoratori che si sono evolute. Per fare questo c’è una commissione tecnica composta da tecnici nominati da parte  aziendale e tecnici nominati dal sindacato che su indicazioni  del comitato paritetico composto da azienda, rsu e ooss lavorano alla mappatura dei cambiamenti organizzativi e alla definizione delle competenze dei lavoratori. Tutto ciò poi sarà tradotto in mappe professionali con un dizionario di competenze e in accordo sindacale. In questo accordo oltre che ri – adeguare l’inquadramento  rendiamo permanente la commissione tecnica, che nei precedenti accordi veniva attivata allo scadere dell’accordo, con lo scopo di  adeguare in itinere i cambiamenti organizzativi e non ogni 3/ 4 anni. Si è convenuto che è necessario un massiccio investimento formativo per far si che questa filosofia di sistema  diventi patrimonio collettivo di tutti i soggetti aziendali per questo a settembre partirà una  prima formazione di 600 ore e coinvolgerà valutatori e valutati  per un totale di 1100 persone. A questo sistema di inquadramento è a sua volta collegato la raccolta in apposite schede dei bisogni formativi che una volta raccolti costituiranno la base dei piani di formazione futura .

Ma la parte veramente innovativa  è la parte riguardante il welfare aziendale. La reciproca considerazione dalla quale siamo partiti è che nel futuro conterà sempre di più oltre il salario diretto quello così definito differito che è fatto dei costi che i lavoratori e le loro famiglie dovranno sempre  più affrontare  a partire sia dalle spese sanitarie che  da quelle scolastiche e non solo.
Avevamo già introdotto in un precedente integrativo una polizza sanitaria integrativa, l’abbiamo implementata e attraverso la volontarietà dei singoli sarà estesa ai pensionandi.
Si introducono borse di studio, buoni libro per le scuole medie e l’università. Convenzioni con asili nido per agevolare i dipendenti (soprattutto le donne) delle quali l’azienda si farà carico per una quota parte. Concessione di sussidi a fronte di esigenze personali o familiari del lavoratore per affrontare situazioni di necessità. Sostegno a paternità e maternità con un maggior utilizzo dei part-time, introduzione del telelavoro, programmi di aggiornamento professionale finalizzati ad agevolare il rientro dopo l’astensione facoltativa o il congedo parentale.
Ci siamo posti anche l’obiettivo di una mobilità sostenibile tramite l’attivazione di convenzioni con le FFSS e il sistema cittadino di mobilità urbano ( ATAF) di abbonamenti scontati per i propri dipendenti e con la possibilità di studiare forme di estensione ai lavoratori di aziende consociate.
Inoltre un incremento contributivo aggiuntivo a carico dell’azienda per i lavoratori iscritti al fondo Previmoda e la possibilità di devolvere le quote del T.F.R. pregresse ( ante 2006) a tale fondo. Con un’attenzione rivolta ai lavoratori con contratto a termine superiore ai 5 mesi.
Questo in estrema sintesi i contenuti dell’accordo.

Quando “ è nato” questo progetto che poi si è concluso con l’accordo, lei ha dichiarato che vi siete impegnati molto in questi anni per arrivare a questo risultato?

Questo è un progetto molto ampio che ha al suo interno un insieme di accordi che vanno al di la degli accordi aziendali di  secondo livello di tipo tradizionale ma che si intrecciano e si integrano tra loro diventando parte dell’insieme della contrattazione in senso lato. Dico ciò perché va ricordato che in questa azienda nel 2004 abbiamo sottoscritto un accordo sulla responsabilità sociale di impresa ( SA8000 e SA14000 sostenibilità ambientale) che per come fu all’ora concepito quell’accordo era e rimane innovativo e ci ha permesso di discutere di filiera e ci sta facendo discutere di tracciabilità come d’ ambiente .
Vorrei che si considerasse l’insieme delle cose fatte perché si tengono insieme sono un mattoncino accanto ad un altro in una visione ampia dell’insieme degli scenari futuri che è diventata in questa azienda  patrimonio  delle OOSS, delle RSU, dei Lavoratori e dell’Azienda. Per questo, se mi è permesso dirlo, non vorrei che si parlasse e quindi passasse il messaggio che con l’accordo si è concluso un progetto. Si è messo un altro mattone, sicuramente importante, ad un progetto che deve continuare ad andare avanti ad evolversi cogliendo in anticipo i cambiamen,i governandoli e adattandoli attraverso la contrattazione alle necessità dei lavoratori e dell’impresa. E stato un processo molto impegnativo e penso che continuerà ad esserlo ancora per molto. E’ una sfida per tutti ma una sfida molto stimolante.

Modello Gucci è realmente esportabile?

Io penso che se non per intero molte delle parti di questo modello siano adattabili ad altre aziende. Parlo di adattabilità perché non si può mai prendere un modello ed esportarlo così toucor va sempre tenuto conto del contesto aziendale, della cultura aziendale della interlocuzione sindacale della qualità delle relazioni sindacali. Ci vuole un po’ di tempo e un po’ di  pazienza a volte a far maturare le condizioni perché una cosa la si possa fare .

Perché la stampa “ di massa “ e i media lo hanno snobbato e per altri accordi sono “suonate le campane ?”

Boh! Questo non lo so, dovrebbe forse dirmelo lei visto che chi lo ha snobbato, come dice lei, appartiene alla categoria dei giornalisti. Ma mi pare di aver sentito sempre poche campane suonare per accordi positivi e moto di più invece suonare per accordi o situazioni non proprio positive. Al che deduco che forse le notizie non positive trovino più gradimento o per lo meno facciano più notizia e quindi si vendano più giornali.

Nel settore lavorativo in cui opera sindacalmente sono previsti rinnovi di contratto collettivi?

Con l’inizio dell’anno come categoria si riaprirà la stagione dei rinnovi dei contratti nazionali a partire dal contratto nazionale delle lavanderie industriali e a seguire tutti gli altri del settore che la mia attuale categoria rappresenta.

Breve profilo sindacale della Filctem Cgil e di Crisitna Settimelli

La Filctem Cgil è una categoria nata da poco ma che ha alle spalle un importante vissuto storico di rappresentanza del mondo del  lavoro  e un importante storia di accorpamenti tra categorie che hanno un importante tradizione riformista. La Filctem Cgil nasce dalla Fusione della categoria dei chimici Filcea ( federazione italiana lavoratori chimici  e affini ) a sua volta accorpata con la Fnle ( federazione nazionale lavoratori dell’energia) dando origine così alla Filcem ( federazione italiana lavoratori  chimici energia manifattura ) che nel 2009 si è  a sua volta accorpata con la Filtea ( federazione italiana lavoratori tessili e abbigliamento).
La Fictem si occupa dei settori  artigianato e industriale con 30 contratti nazionali di riferimento  per i settori: chimico – farmaceutico, tessile –abbigliamento, calzature, gomma-plastica, vetro, concia – pelli, ceramica – piastrelle, occhiali, lavanderie industriali, lampade e display, energia petrolio, trasporto gas, miniere), servizi di alta rilevanza tecnologica ( elettricità, acqua, gas).
Con una platea di otre 1.800.000 lavoratori e lavoratrici.

Un breve profilo di Crisitna Settimelli. Nata nel 1960 nella provincia di Firenze, diploma magistrali . Ha fatto l’insegnante di scuola materna presso una scuola privata per 5 anni, poi ha scelto di andare a fare l’operaia  presso un industria metalmeccanica. Lì ha incontrato il sindacato e ha iniziato a fare la delegata sindacale per la Fiom cgil di Firenze. E’ stata eletta nel comitato centrale della Fiom e dopo un po’ di anni d’esperienza in azienda è stata distaccata in Fiom Cgil di Firenze entrando anche nella segreteria della stessa categoria. Nel 1997 è  stata mandata in Filtea e alla fine del 1999 è stata eletta segretaria generale della Filtea di Firenze. Le tappe successive sono state l’ ingresso in segreteria nazionale della Filtea nel 2003  e successivamente con l’accorpamento  e la costituzione della Filctem, l’ingresso nella segreteria della stessa  dove tuttora opera.

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