TRIESTE - Torna in scena la volatilità sui mercati finanziari in quest’ultima settimana, alimentata tanto dalle tensioni e dall’ evoluzione della situazione in Ucraina, per la quale il Fondo Monetario Internazionale (FMI) si prepara a stanziare un piano di aiuti fra i 14 e i 18 miliardi di dollari in cambio di riforme in alcuni settori chiave (comparto finanziario, politiche monetarie e di cambio, conti pubblici, energia), nonché dalle dichiarazioni e dalla politica monetaria della Federal Reserve relative all’economia statunitense.
TRIESTE - La scorsa ottava si è conclusa con la giornata delle “tre streghe”, il terzo venerdì di ogni mese che a sua volta chiude un trimestre in cui scadono i principali contratti di future ed opzioni su indici ed azioni, con Piazza Affari croce e delizia d’Europa: la giornata borsistica sì è infatti conclusa con Milano fanalino di coda tra le principali piazze del Vecchio Continente, performance che si contrappone al progresso settimanale del 3,08% grazie al quale la crescita da inizio anno è salita in doppia cifra, un 10,6% che le conferisce il primato tra i listini di quest’angolo di mondo.
TRIESTE - Ottava di Borsa carica di aspettative quella che va a concludersi oggi, con la riunione del FOMC (Federal Open Market Comitee), il principale strumento della Fed per influenzare i tassi di interesse sui mercati monetari e finanziari, a fare da piatto forte per i listini affamati di conferme.
TRIESTE - Le tensioni per la difficile situazione in Crimea hanno fortemente condizionato l’ultima ottava di Borsa, tanto che la scorsa settimana l'indice DJ Stoxx dei principali titoli europei è sceso del 4,4%, il peggior calo da gennaio 2014, mentre a Piazza Affari il FTSE Mib ha lasciato sul terreno l’1,39%, riducendo la performance da inizio anno al 7,27%.
TRIESTE - Mentre sullo sfondo dell’ottava appena trascorsa si prendevano corpo e si dettagliavano le tensioni tra Ucraina e Russia, a contrastare ulteriormente le Borse concorrevano anche il rallentamento dell'economia cinese ed i timori dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sul rischio deflazione.
TRIESTE - La rapida evoluzione della crisi tra Russia ed Ucraina è stato il leit-motiv della passata settimana borsistica, caratterizzata da una forte volatilità trasversale a tutti i principali mercati; nonostante ciò l’indice S&P500 di Wall Street è riuscito fissare un nuovo massimo storico a 1.884 punti ed anche Piazza Affari, sebbene lontana da qualsivoglia tipo di record, ha positivamente concluso l’ottava con un progresso dello 0,94% che, da inizio d’anno, corrisponde ad un rialzo del FTSE Mib dell’8,79%.
TRIESTE - La settimana di Borsa che va a concludersi oggi ha evidenziato più che mai l’atteggiamento attendista dell’Eurozona di fronte a ben cinque anni di stagnazione e recessione, nel corso dei quali si è limitata a salvaguardare la propria salute economica con il minimo indispensabile per evitare il disastro finanziario: il “Fondo salva-Stati” o ESM (European Stability Mechanism, meccanismo europeo di stabilità) ed il programma OMT (Outright Monetary Transactions, operazioni monetarie definitive) della BCE (Banca Centrale Europea).
TRIESTE - Dopo aver chiuso l'ultima ottava di febbraio sui massimi dall'estate del 2011, con il FTSE Mib, principale indice di Borsa Italiana, in rialzo dello 0,25% negli ultimi sette giorni e del 7,77% da inizio anno, frutto di una strepitosa prima metà di febbraio conclusasi con una performance del 5,27%, Piazza Affari affronta la nuova settimana borsistica concentrata sulle evoluzioni della crisi politica in Ucraina.
TRIESTE - Ottava di Borsa particolarmente importante per il Belpaese quella conclusasi ieri a Piazza Affari che, con le aste di titoli di Stato tenutesi in settimana, tra gennaio e febbraio ha collocato bond per 98 miliardi di euro, poco meno di un quarto di quei 400 miliardi che costituiscono l’impegno annuale del Tesoro per la copertura dei debiti in scadenza, sommati ad un’altra cinquantina per risanare il deficit di bilancio.
TRIESTE - La situazione da guerra civile vissuta dall’Ucraina, declassata dall'agenzia di rating Standard & Poor's al livello speculativo “CCC”, e le aspettative per una rapida conclusione della crisi di Governo apertasi con le dimissioni di Enrico Letta sono state le principali cause del nervosismo che ha pervaso Piazza Affari la scorsa settimana, un’irrequietezza che si è concretizzata in un ribasso del FTSE Mib, il principale indice azionario di Borsa Italiana, dello 0,22%, tale da ridurre la performance da inizio anno al 7,51%.
TRIESTE - Si conclude oggi un’ottava nel segno dell’incertezza, con i (pochi) dati macro in secondo piano rispetto agli appuntamenti politici, dalla riunione dell’Eurogruppo a quella dell’Ecofin, dalle decisioni di politica monetaria della Bank of Japan (BoJ) alla pubblicazione dei verbali della riunione di fine gennaio della Fed, alla riunione del G-20 dei ministri delle finanze e dei banchieri centrali.
Partecipando al fenomeno delle reti umane è inevitabile trovarsi spesso legati a certi nodi voluti con forza dalla condivisione. L’abbraccio emotivo con gli individui sparsi per il mondo è indubbiamente...
La scrittura di Erri De Luca è da sempre impregnata di vita vissuta, di immagini, di profumi e ricordi; è una tessitura fortemente autobiografica che diviene, in alcuni casi, solco...