TRIESTE - Piazza Affari in gran spolvero e sotto i riflettori venerdì scorso, complici una brillante ottava di Borsa e l’agenzia Moody’s, che ha confermato l’Italia tra gli emittenti non speculativi: a seguito della possibilità di una stabilizzazione del rapporto debito/PIL nell’esercizio in corso e di un limitato rischio di ricapitalizzazione delle banche italiane, la società ha confermato a “Baa2” (media qualità, qualche elemento speculativo, rischio d’insolvenza medio, accettabili capacità di far fronte agli impegni di breve periodo) il rating sul debito sovrano italiano.
TRIESTE - Settimana di forti preoccupazioni quella conclusasi ieri, dai timori di deflazione smentiti dalla BCE (Banca Centrale Europea) a quelli dei crediti inesigibili che preoccupano i banchieri alla vigilia dei nuovi esami europei sui conti, dalla stabilità politica del Belpaese, alle prese con le dimissioni del premier Enrico Letta, alla fiducia dei mercati ed alle mosse della speculazione internazionale, dalla competitività allo stato di salute dei conti pubblici.
TRIESTE - A dispetto di un pessimo inizio, la scorsa ottava si è conclusa nei migliore dei modi per Piazza Affari (+1,4% il risultato delle ultime cinque sedute), rispecchiando un andamento analogo sul fronte obbligazionario: il rendimento dei Btp decennali è sceso al minimo dal 2006 (3,684%) nonostante il picco toccato martedì, coinvolgendo nella propria discesa anche lo spread, il differenziale di rendimento rispetto ai Bund tedeschi di pari scadenza, che ha chiuso la settimana a 202,2 punti base.
TRIESTE - Dopo la decisione della Fed di quindici giorni fa di continuare con il “tapering”, la progressiva riduzione del programma di acquisto di titoli di Stato, le rinnovate tensioni di cui sono state protagoniste le economie e le valute dei Paesi emergenti nella passata settimana hanno caricato di grandi aspettative le riunioni della Bank of England (BoE) e della BCE (Banca Centrale Europea), in agenda giovedì scorso.
TRIESTE - L'andamento dei listini nella scorsa settimana è stato caratterizzato da un deciso cambio d’umore degli investitori, innervositi dalla decisione della Fed di continuare con il “tapering”, la progressiva riduzione del programma di acquisto di titoli di Stato: il mercato si sta ora interrogando sulla reale debolezza delle economie che dovrebbero tirare la ripresa, stante le rinnovate tensioni cui sono state sottoposte le valute emergenti.
TRIESTE - Dopo un’ottava, quella della scorsa settimana, dominata da un’ampia e generalizzata correzione dei mercati azionari che, per i debiti dei mercati emergenti, si è associata ad una fase di elevata volatilità (se non ad una vera e propria crisi valutaria), attenzione generale puntata sulla riunione di mercoledì scorso del FOMC (Federal Open Market Committee), il principale strumento di controllo della Fed sui mercati monetari e finanziari, chiamato ad esprimersi sull’eventualità di un ulteriore rallentamento nel ritmo di riacquisto di asset sul mercato da parte dell'istituto centrale, il così detto “tapering”.
TRIESTE - Dopo che la scorsa ottava si è dimostrata particolarmente severa e negativa con Piazza Affari, dove il FTSE Mib, principale indice di riferimento per il comparto azionario di Borsa Italiana, ha conseguito un risultato di periodo negativo di ben 3,06 punti percentuali, tali da ridurne il complessivo progresso da inizio anno ad un misero 2,06%, a Milano prende oggi il via la stagione dei bilanci, che mercoledì avrà come protagonista la trimestrale di Fiat.
TRIESTE - I segnali premonitori c’erano già tutti sin dalla seduta dello scorso lunedì, puntualmente confermati dall’andamento di un’ottava che, nel “venerdì nero” di ieri, ha avuto il suo logico e catastrofico epilogo: la peggiore settimana dal maggio 2012 per la Borsa di New York deve la sua pessima chiusura ai timori degli investitori per la tenuta dell'economia cinese, stante la contrazione dell'attività manifatturiera registrata a gennaio, per le turbolenze e le svalutazioni nei paesi emergenti, in particolare in Venezuela, Argentina e Turchia, per le deboli trimestrali sinora registrate a Wall Street.
TRIESTE - Dopo che la scorsa settimana si è chiusa positivamente per Piazza Affari, con il FTSE Mib (il più significativo indice azionario di Borsa Italiana) a stringere in rialzo del 2,05% (5,3% il progresso complessivo da inizio anno), la nuova ottava parte in affanno, gravata dai dati di un’economia cinese in frenata, dalle banche UE a confronto con il nodo stress test e senza la prospettiva di aggiornamenti macroeconomici di rilievo, complice anche la chiusura di Wall Street in occasione delle celebrazioni per il Martin Luther King Day.
TRIESTE - Ottava di Borsa interessante quella che si è conclusa ieri, con Wall Street a viaggiare sui propri massimi storici e la situazione dell’Eurozona, a cominciare dalla locomotiva tedesca, in miglioramento, con tensioni che si allentano e prospettive più favorevoli.
TRIESTE - Ottava di Borsa interessante quella che si è conclusa ieri, con Wall Street a viaggiare sui propri massimi storici e la situazione dell’Eurozona, a cominciare dalla locomotiva tedesca, in miglioramento, con tensioni che si allentano e prospettive più favorevoli.
I geroglifici degli antichi Egizi, i bassorilievi sulle colonne romane, gli epigrammi di Marziale, le commedie in un atto di Achille Campanile, gli aforismi di Leo Longanesi.
Siamo di fronte a una bolla speculativa destinata a scoppiare? Oppure, come sostiene Beeple, la cui opera digitale è stata venduta per 70 milioni di dollari da Christie’s a New...