Piazza Affari maglia rosa di un’Europa cauta

TRIESTE – Dopo l’ennesima settimana conclusasi all’insegna di una volatilità sostenuta incapace però di impedire a Milano di registrare un incremento dello 0,98% dell’indice FTSE Mib (8,93% la crescita complessiva da inizio d’anno), la nuova ottava di Borsa si apre all’insegna dei buoni dati dell’economia cinese e della spinta al rialzo dei mercati asiatici, che promettono buone performance grazie alla loro elevata correlazione con la congiuntura economica mondiale.

Apertura di settimana all’insegna della cautela per le Borse del Vecchio Continente, con i listini di Londra (+0,23%) e Parigi (+0,09%) in frazionale rialzo e Francoforte (-0,20%) al ribasso; seduta tonica invece per Piazza Affari (FTSE Mib +0,91%, FTSE Italia All-Share +0,85%) grazie alla buona intonazione dei titoli finanziari, primo fra tutti MPS (+1,08%), che si “sgonfia” in chiusura dopo uno stop per eccesso di rialzo in avvio di giornate e nonostante emergano sempre più particolari sul “sistema” Monte dei Paschi e sulla genesi dell’attuale scandalo sui contratti derivati; in ribasso invece gli industriali Pirelli (-0,22%) e Stm (-1,48%), in controtendenza Fiat (+ 2,1%). 

L’Istat ha comunicato oggi preoccupanti dati relativi alla fiducia dei consumatori ed alle retribuzioni: l’indice relativo alla prima questo mese è calato a 84,6 punti dagli 85,7 di dicembre, il livello più basso dall’inizio delle serie storiche, cioè dal gennaio del 1996; male anche la situazione degli stipendi, che, seppure a dicembre abbiano registrato un incremento tendenziale del 2,2% per i dipendenti del settore privato ed una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione, crescono comunque meno dell’inflazione.

Oggi pomeriggio il Dipartimento del Commercio USA ha pubblicato i dati sugli ordini di beni durevoli americani, aumentati del 4,6% in dicembre, anche se gran parte dell’incremento è dovuto alla crescita degli ordini di aeroplani Boeing; gli ordini di beni capitali nella componente “core”, che esclude il settore della difesa, sono considerati dagli analisti una buona stima dell’investimento delle aziende ed hanno registrato un modesto aumento dello 0,2%, in diminuzione rispetto a dicembre.

Partenza negativa, invece, per lo spread tra il Btp e il Bund con scadenza a dieci anni, che si riporta a 249 punti base con un rendimento poco sopra al 4,15%.

Focus sulle aste dei titoli di stato italiani e tedeschi, con il rendimento del CTZ (Certificato del Tesoro Zero coupon) sceso sotto l’1,5% mentre il bond tedesco a 12 mesi è tornato positivo allo 0,1319%, rispetto al meno 0,0085% del precedente collocamento.

 

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