TRIESTE - Prima di andare ad analizzare le caratteristiche della nuova ottava che si apre oggi, ritorniamo per un attimo alla scorsa settimana ed ai record inanellati da Wall Street: l’indice Dow Jones ha consolidato il livello dei 16mila punti (toccato per la prima volta in chiusura di seduta lo scorso giovedì) registrando un progresso dello 0,7% di periodo, mentre lo Standard & Poor's 500 ha chiuso per la prima volta sopra i 1.800 punti per un progresso nei sette giorni dello 0,4%.
TRIESTE - Il positivo andamento dei principali mercati finanziari continua a sorprendere positivamente, soprattutto perché accompagnato, nella maggior parte dei paesi europei, da un consistente ritorno della massa intermediata; gli investitori continuano a propendere per un trading di medio periodo, attenti alla pubblicazione dei singoli dati per cogliere al volo l’opportunità di un buon posizionamento intraday.
TRIESTE - Prima di andare ad analizzare le caratteristiche della nuova ottava che si apre oggi, ritorniamo per un attimo alla scorsa settimana ed ai record inanellati da Wall Street: l’indice Dow Jones ha consolidato il livello dei 16mila punti (toccato per la prima volta in chiusura di seduta lo scorso giovedì) registrando un progresso dello 0,7% di periodo, mentre lo Standard & Poor's 500 ha chiuso per la prima volta sopra i 1.800 punti per un progresso nei sette giorni dello 0,4%.
TRIESTE - Per quanto da alcune settimane a questa parte non si ravvisino spunti particolari per quanto concerne i mercati finanziari, abbiamo assistito ad un’ottava di Borsa caratterizzata da un susseguirsi di nuovi massimi registrati su più Borse: ieri record a Wall Street con il Dow Jones per la prima volta nella storia oltre quota 16mila punti dopo che, lunedì scorso, lo S&P500 aveva superato quota 1.800 punti stabilendo, assieme al Dax tedesco, un nuovo primato; picco degli ultimi sei mesi, infine, per l’indice Nikkei di Tokyo.
TRIESTE - Nell’ultima seduta della scorsa ottava di Borsa, svoltasi tra l’11 ed il 15 novembre, Wall Street ha aggiornato ancora i massimi storici degli indici Dow Jones e S&P 500, che hanno così fissato i loro nuovi picchi assoluti a 15.963 e 1.798 punti rispettivamente, mentre Piazza affari, reduce da una settimana all’insegna dell’incertezza, ha visto il FTSE Mib, il più significativo indicatore azionario di Borsa italiana, lasciare sul terreno l’1,45%, riducendo così la propria performance da inizio anno al 14,8%.
TRIESTE - Come anticipato lo scorso lunedì, si conclude oggi un’ottava di Borsa caratterizzata da una generale assenza di dati macroeconomici di rilievo, alla quale si associano temi di fondo senza sostanziali variazioni; in tale contesto Wall Street continua ad inanellare nuovi record al rialzo, ieri l’ultimo in ordine di tempo strappato in finale di seduta, quasi che il proseguimento della politica del QE (Quantitative Easing, acquisti di titoli di Stato per 85 miliardi di dollari al mese che stanno sostenendo le quotazioni dei principali asset di investimento) sia la panacea a tutti i mali.
TRIESTE - Dopo una settimana, quella compresa tra gli scorsi 4 ed 8 novembre, caratterizzata da una forte volatilità - che a Piazza Affari ha portato il FTSE Mib, il più significativo indice azionario di Borsa italiana, ad un ribasso dell’1,06% (pari ad un +16,5% da inizio anno) - crediamo che possa inaugurarsi oggi un’ottava di assestamento, complici la minima quantità (ed importanza) dei dati macroeconomici in rilascio e l’aderenza alle aspettative di quelli sull’economia cinese comunicati nel recente week end.
TRIESTE - L’ottava di Borsa che andiamo a commentare si è conclusa con un dato che, almeno per il Bel Paese, risulta incoraggiante: il FTSE Mib, il più significativo indice azionario di Piazza Affari, paniere delle azioni delle 40 società a maggior capitalizzazione quotate sui mercati gestiti da Borsa Italiana, nel mese di ottobre ha registrato un’impressionante crescita del 10,99%, accompagnata da un forte incremento dei volumi trattati.
TRIESTE - Dopo la contrastata seduta di venerdì scorso, la nuova ottava di Borsa si apre con una mattinata nella quale non verranno rilasciati particolari dati macroeconomici ma con un primo pomeriggio che potrebbe essere foriero di volatilità di breve termine, a seguito delle pubblicazioni d’oltreoceano riguardanti il mercato immobiliare e la produzione industriale a stelle e strisce.
TRIESTE - «Borse col fiato sospeso ed occhi puntati sulla Fed» titolavamo ad inizio settimana, con gli investitori a ragionare su quali potessero essere le aspettative in dote all’ottava che si conclude oggi: i dati sull’occupazione Usa (148.000 posti di lavoro creati contro aspettative per 180.000) hanno evidenziato un tasso di disoccupazione numericamente in decrescita ma anche una minor partecipazione alla forza lavoro, un dato deludente che ha elevato la probabilità di veder slittare all’anno prossimo l’inizio del tanto paventato “tapering”, la progressiva riduzione di circa 85 miliardi di dollari al mese che la Fed, la banca centrale americana, continua ad iniettare nel sistema per sostenere finanza ed economia.
TRIESTE - Dopo la definitiva soluzione dello psico-dramma sullo “shutdown” (paralisi degli uffici del governo federale) attuata mediante la posticipazione del confronto sul “debt ceiling” (l’innalzamento del tetto sul debito), la ripresa del funzionamento a pieno regime della macchina amministrativa a stelle e strisce porterà alla pubblicazione dei dati relativi al mercato del lavoro, fondamentali per determinare aspettative attendibili circa il prosieguo della politica del QE (Quantitative Easing, la modalità con cui la Fed, la banca centrale americana, al ritmo di circa 85 miliardi di dollari al mese, inietta liquidità nel sistema finanziario ed economico).
L’origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica.
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