Nell'anno in cui celebriamo i settanta di Zeman e la straordinaria salvezza del Crotone e nella settimana in cui abbiamo detto addio a Nicky Hayden e abbracciato il vincitore della centesima edizione del Giro d'Italia, l'olandese Tom Dumoulin, in un momento così intenso e ricco di significati, la notizia dell'addio al calcio di Francesco Totti ha rubato tutta la scena. C'era da aspettarselo.
Ci siamo! Siano arrivati all’ultima pagina della storia del campione. Domani verrà scritta la parola fine alla mitica carriera, tutta in giallorosso, del capitano della Roma: Francesco Totti.
In altri tempi, Ajax-Manchester United avrebbe avuto tutti i crismi per essere una finale di Champions League. Le due compagini che si sono affrontate ieri sera a Stoccolma sono, infatti, due fra le più prestigiose società europee, con un palmarès di tutto rispetto e una messe di campioni che ne hanno onorato la maglia, scrivendo, nel corso dei decenni, la storia del calcio.
Cristiano Ronaldo si appresta a concludere un’altra stagione memorabile. Domenica ha conquistato con il Real Madrid la Liga Spagnola che mancava ai ‘Blancos’ dal 2012, ma la stagione può diventare leggendaria in caso di conquista della Champions League, il prossimo 3 giugno a Cardiff contro la Juventus.
Uno dei motivi principali per cui sono diventato juventino, peraltro nell'anno in cui la Vecchia Signora venne privata di due scudetti vinti con pieno merito sul campo, elargendo ben otto giocatori alla finale del Mondiale tedesco, non riguarda tanto il fatto che sia la squadra più vincente d'Italia quanto il fatto che sappia vincere con uno stile inimitabile.
La Juve si riscatta all'Olimpico, tre giorni dopo il misfatto di aver fallito un'importante occasione di chiudere il discorso scudetto, vince la sua dodicesima Coppa Italia e sale il primo dei tre gradini che conducono al triplete.
La Roma ha battuto la Juventus e anche se la prestazione super non basta per calmare gli umori della piazza, che si aspettava molto di più da questa stagione, è un ottimo segnale per il futuro.
Guascone, irriverente, estroverso, brioso e anche un po' matto: l'esatto opposto di Zoff, insomma, ma non per quanto riguarda la classe e la dedizione alla causa bianconera.
Sarà, dunque, Juventus-Real Madrid la prestigiosa finale di Champions League che si disputerà il prossimo 3 giugno a Cardiff.
La gioventù se ne è andata da tempo, il profilo atletico non è più lo stesso e anche la classe, probabilmente, con il trascorrere del tempo si è appannata. Fatto sta che ancora oggi, e per sempre, dire Maradona e Platini o dire calcio è la stessa cosa.
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