ROMA - "E' necessario prendere delle iniziative di bilancio espansioniste" e preservare l'apertura degli scambi per aiutare l'economia mondiale ad uscire dalla crescita "debole" nella quale oggi si trova intrappolata. Ad affermarlo è l'Ocse nell'Outlook pubblicato oggi.
ROMA - “I dati pubblicati oggi dall’OCSE disegnano un quadro drammatico per l’istruzione nel nostro Paese.
ROMA - "Le prospettive di crescita mondiale restano incerte nel breve termine, le economie di mercato emergenti stanno perdendo vigore, il commercio mondiale sta rallentando e la ripresa nelle economie avanzate e' frenata dal persistere di un clima d'investimenti deboli". E' la diagnosi che apre il rapporto 'Going for growth' stilato dall'Ocse.
Pubblicato oggi il rapporto OCSE su giovani e occupazione, Italia penultima per occupazione giovanile e all’ultimo posto per competenze in lettura e matematica. I dati confermano ancora una volta un quadro desolante che certifica l’incapacità del nostro Paese di costruire opportunità alle nuove generazioni
ROMA - Quello che emrge dal rapporto Equilibrio lavoro-vita del Better life Index che l'Ocse, in collaborazione con Expo 2015 di cui è partner ufficiale, non è affatto soddisfacente.
Nessuna modifica alle previsioni di crescita economica globale ma, per l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, la proiezione autunnale è utile a segnalare alcune criticità. Il Giappone, ad esempio, tornato in recessione nel terzo trimestre: l’anno prossimo dovrebbe crescere solo dello 0,8%.
ROMA - L’Ocse oggi nel suo nel suo 'Preliminary Economic Assessment', il documento che anticipa lo 'Economic Outlook' che verra' diffuso a fine mese, ha sottolineato una netta frenata della crescita economica nell’Eurozona, parlando addirittura di un ‘pericolo di stagnazione’.
ROMA - Che la famosa luce alla fine del tunnel sia ormai solo negli annunci del nostro Governo è un dato che si legge nella realtà quotidiana di questo Paese. A mettere per iscritto che per l’Italia i tempi bui sono ancora ben lungi dal terminare ci ha pensato oggi l’Ocse.
ROMA - Diminuisce la motivazione dei giovani italiani nei confronti dell'istruzione a causa delle difficoltà nel trovare lavoro. Aumentano però le donne laureate e la scuola di base italiana, nonostante i problemi, ha invece migliorato la sua qualità. È quanto emerge dal rapporto Ocse per l'Italia «Uno sguardo sull'istruzione 2014», secondo il quale, sembra ormai valere per i ragazzi l'assunto: «Se non serve a trovare lavoro, non studio».
Siamo di fronte a una bolla speculativa destinata a scoppiare? Oppure, come sostiene Beeple, la cui opera digitale è stata venduta per 70 milioni di dollari da Christie’s a New...
Cento anni fa, il 31 maggio 1921, a Pola, la bella città dell’Istria allora italiana, nasceva Alida Valli, la prima vera diva italiana del cinema fin dagli anni Trenta. Sarebbe...