Lavoratori stagionali. Dalla Camera un rinnovato impegno a trovare una soluzione

ROMA – Si è appena conclusa l’audizione Informale di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati nell’ambito della discussione delle risoluzioni  parlamentari presentate  in materia di estensione dell’applicazione della disciplina transitoria della NASpI per i lavoratori stagionali dei settori turistico e termale.

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NaSpi) prevede che i periodi contributivi che hanno dato luogo ad una prestazione di disoccupazione non possono essere presi in considerazione ai fini del calcolo, di accesso e  durata complessiva di una ulteriore prestazione. Ciò ha penalizzato fortemente i quasi 300 000 lavoratori stagionali del settore turismo e termale, che da questo anno rischiano di trovarsi un sussidio dimezzato.

La stagionalità della domanda  turistica è un male cronico del nostro sistema. La Naspi comporta che a pagare lo scotto di un deficit strutturale siano i soli lavoratori e le imprese che della professionalità di questi lavoratori si avvalgono. Interi sistemi turistici locali (soprattutto al sud)  di fallire.

“Abbiamo illustrato alla Commissione la nostra posizione in merito e le nostre osservazioni rispetto alle risoluzioni presentate” afferma Cristian Sesena Segretario Nazionale della Filcams CGIL “il Governo deve porre dei correttivi immediati per evitare che si arrivi ad una vera e propria emergenza sociale.”

Le Organizzazioni Sindacali hanno poi illustrato l’ Avviso Comune sottoscritto con Federalberghi e Faita Confcommercio il 7 giugno 2016. “L’ Avviso comune testimonia una volta di più come questo problema sia sentito fortemente anche delle imprese che hanno condiviso con noi la richiesta di individuare una soluzione strutturale a tutela del reddito di questi lavoratori”.

La commissione lavoro apprezzando l’approccio dimostrato dalle parti sindacali ha rinnovato il suo impegno a sensibilizzare l’esecutivo a ricercare una soluzione a questa grave situazione non trascurando il confronto con le Parti sociali.

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