WASHINGTON - "Sul debito c'è un accordo di massima". Così oggi Barak Obama ha inquadrato la trattativa con i repubblicani durante una conferenza stampa. L'accordo che non arriva per l'innalzamento del tetto del debito negli Usa tiene in fibrillazione i mercati finanziari. Il presidente statunitense cerca di comunicare fiducia: "Qualunque soluzione per evitare il default deve essere bipartisan. C'è un accordo di massima tra democratici e repubblicani, e le due posizioni non sono distanti mille miglia".
WASHINGTON - Il weekend di trattative non ha portato ai risultati sperati: democratici e repubblicani non sono riusciti a trovare un accordo sul come ridurre il debito pubblico nazionale. Il piano economico deve essere approvato entro il 2 agosto, giorno in cui gli Stati Uniti, senza una nuova manovra efficace, andrebbero in crack finanziario e subirebbero un abbassamento del rating.
"Per ridurre seriamente il debito bisogna far ripartire la crescita con una serie di misure ad hoc. Altrimenti che facciamo? Aspettiamo che nel 2013 si compia il miracolo di un aumento del Pil del 10%?"
WASHINGTON - Nell'eurozona sussiste un rischio «tangibile» di contagio della crisi del debito sovrano. Lo afferma il Fondo monetario Internazionale nel rapporto regionale dedicato all'Europa. Il Fondo si attende per quest'anno una frenata del Pil di Grecia e Portogallo e ritiene che le tensioni nei Paesi della periferia dell'eurozona rappresentino il principale fattore di rischio per le prospettive dell'economia. Per questo, gli Stati europei devono intraprendere «azioni decise» afferma il Fondo sottolineando che per combattere la crisi del debito è necessario ripristinare la fiducia. La crisi dell'Irlanda ha generato una nuova ondata di turbolenze sul mercato a novembre 2010 intensificando «il rischio sovrano per i Paesi periferici dell'eurozona, contagiando altri Stati come Italia e Belgio». Il Fondo monetario internazionale eidenzia inoltre come gli spread dei titoli governativi si siano ampliati in concomitanza con l'evento in modo più consistente di quanto accaduto nella fase di turbolenza vissuta a maggio 2010. Tuttavia, rileva l'analisi del Fondo, «il contagio all'economia reale è rimasto confinato ai Paesi colpiti» dalla crisi del debito.
NEW YORK - Standard & Poor’s riduce l’outlook sul debito USA da stabile a negativo. Basta questo per far tremare i polsi ai mercati finanziari di tutto il mondo. Eppure S&P ha veramente scoperto l’acqua calda.
ROMA - Non c'è bisogno di scomodare le tre Agenzie di rating di base americana, la Fitch, la Moody's e la Standard & Poor's, per sapere che il debito sovrano del Portogallo è in seria difficoltà o che l'Irlanda, dopo la Grecia, rischia un default.
ROMA - Qualcuno forse si era illuso per un attimo che la crisi potesse essere coniugata al passato, leggendo in positivo qualche timidissimo numerello preceduto dal segno più che si era visto nei mesi scorsi.
ROMA - La Banca d’Italia ha pubblicato oggi il supplemento al Bollettino statistico sulla finanza pubblica.
Il Covis19 si sta impossessando di tutto, in tutto il mondo. Disneyland, tempio del divertimento, chiuso da tempo per evitare assembramenti, è diventato un “centro covid”, dove al posto dei...
Le cellule cancerose sarebbero in grado di proteggersi in una sorta di letergo, quando sono minacciati dal trattamento chemioterapico. E' quanto emerso in una ricerca apparsa sulla rivista scientifica Cell.