MESTRE - Nell’ultimo anno gli impieghi bancari alle imprese sono scesi di 6 miliardi, le sofferenze, invece, sono aumentate di 29 miliardi, mentre gli investimenti delle banche in titoli di Stato sono cresciuti di 14,7 miliardi.
Le famiglie con un reddito principale da lavoro autonomo presentano un rischio povertà quasi doppio rispetto a quello delle famiglie di lavoratori dipendenti
VENEZIA - L’annuncio di eliminare definitivamente gli scontrini e le ricevute fiscali fatto ieri dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, incontra il favore del segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi: “Finalmente si è capito che scontrini e ricevute fiscali non servono per combattere l’evasione fiscale.
MESTRE - Tra il 2010 e il 2015, denuncia l’Ufficio studi della CGIA, le addizionali comunali e regionali aumenteranno a dismisura: per un impiegato del 35 per cento, per un operaio e un lavoratore autonomo del 36 per cento, per un quadro del 38 per cento e per un dirigente del 41 per cento.
MESTRE - L’eventuale sostituzione della miriade di tasse comunali con la “local tax” porterebbe in un’ “unica” soluzione nelle casse degli oltre 8.000 Comuni italiani oltre 31 miliardi di euro.
VENEZIA - Domani è il primo vero d-day della Tasi: alla luce della situazione di incertezza e di confusione venutasi a creare in questi giorni, il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi, lancia un appello ai Sindaci e all’Amministrazione finanziaria: “In caso di errori nella compilazione del bollettino, non applicate le sanzioni. Per molti contribuenti sarebbe una beffa inammissibile.”
I contribuenti proprietari di prima casa che pagheranno la Tasi in un’unica soluzione entro la metà del prossimo mese di dicembre con l’aliquota base dell’1 per mille risiedono prevalentemente in Calabria, in Sicilia e in Basilicata
MESTRE - Dopo l’ennesima alluvione verificatasi questa notte a Genova, la CGIA torna a denunciare ancora una volta lo “scandalo” dell’utilizzo delle imposte ambientali pagate dai contribuenti italiani. Soldi, è bene ricordarlo, che le Amministrazioni pubbliche dovrebbero impiegare per finanziare la realizzazione delle opere di protezione ambientale: invece, da più di venti anni vengono quasi totalmente utilizzati per “coprire” altre voci di spesa.
Denuncia il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi:
“Spesso ci sentiamo dire che questi disastri si verificano anche perché non ci sono le risorse per realizzare gli interventi di manutenzione del territorio e di messa in sicurezza dei corsi d’acqua. Purtroppo, le cose non stanno così. Nel 2012 le imprese e le famiglie italiane hanno versato all’Erario, alle Regioni e agli Enti locali la bellezza di quasi 47,2 miliardi di euro di tasse ambientali. Di questo importo, solo 463 milioni di euro, pari allo 0,98 per cento, sono stati destinati alle attività di salvaguardia ambientale per le quali sono state introdotte, vale a dire le opere e gli interventi per la messa in sicurezza del nostro territorio. I rimanenti 46,7 miliardi, invece, sono stati impiegati per altre finalità”.
Purtroppo, questa situazione si trascina dall’inizio degli anni ’90.
“Si pensi che in più di 20 anni – conclude Bortolussi - gli italiani hanno versato ben 847,3 miliardi di euro di tasse verdi: ebbene, solo 7,3 miliardi sono stati effettivamente destinati alla protezione dell’ambiente. Un’anomalia tutta italiana che qualcuno, soprattutto dopo l’ultima calamità accaduta a Genova, dovrebbe, almeno politicamente, darne conto”.
E’ bene che i contribuenti sappiano che tutta quella sequela di imposte spesso sconosciute che “sborsano” quando fanno il pieno all’autovettura e quando pagano la bolletta della luce o del gas/metano, il bollo dell’auto o l’assicurazione dell’auto, non vanno a sostenere le attività di salvaguardia ambientale per le quali sono state introdotte, bensì a finanziare altre voci di spesa.
L’elenco delle tasse e delle imposte ambientali che grava sugli italiani è lunghissimo. I tre grandi capitoli su cui insistono le imposte “verdi” sono: energia, trasporti ed inquinamento.
Vediamone l’elenco:
Sovrimposta di confine sul GPL
Sovrimposta di confine sugli oli minerali
Imposta sugli oli minerali e derivati
Imposta sui gas incondensabili
Imposta sull'energia elettrica
Imposta sul gas metano
Imposta consumi di carbone
Pubblico registro automobilistico (PRA)
Imposta sulle assicurazioni Rc auto
Tasse automobilistiche a carico delle imprese
Tasse automobilistiche a carico delle famiglie
Tributo speciale discarica
Tassa sulle emissioni di anidride solforosa e di ossidi di zolfo
Tributo provinciale per la tutela ambientale
Imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili
Gettito delle imposte ambientali in Italia per destinazione (valori in milioni di €)
Anno |
TOTALE GETTITO |
di cui: destinato a spese protezione ambiente (1) |
di cui: non destinato a spese protezione ambiente (2) |
Inc. % spese destinate al finanziamento della spesa per protezione ambiente |
1990 |
22.353 |
0 |
22.353 |
0,00 |
1991 |
27.474 |
0 |
27.474 |
0,00 |
1992 |
29.000 |
0 |
29.000 |
0,00 |
1993 |
29.435 |
79 |
29.356 |
0,27 |
1994 |
31.128 |
73 |
31.055 |
0,23 |
1995 |
34.121 |
112 |
34.009 |
0,33 |
1996 |
35.037 |
376 |
34.662 |
1,07 |
1997 |
36.362 |
423 |
35.939 |
1,16 |
1998 |
36.759 |
424 |
36.335 |
1,15 |
1999 |
39.344 |
371 |
38.973 |
0,94 |
2000 |
37.863 |
423 |
37.440 |
1,12 |
2001 |
37.885 |
408 |
37.477 |
1,08 |
2002 |
37.445 |
383 |
37.062 |
1,02 |
2003 |
40.100 |
377 |
39.723 |
0,94 |
2004 |
39.366 |
382 |
38.984 |
0,97 |
2005 |
40.147 |
404 |
39.743 |
1,01 |
2006 |
41.340 |
416 |
40.924 |
1,01 |
2007 |
41.443 |
446 |
40.997 |
1,08 |
2008 |
39.473 |
441 |
39.032 |
1,12 |
2009 |
40.709 |
442 |
40.267 |
1,09 |
2010 |
40.746 |
424 |
40.322 |
1,04 |
2011 |
42.544 |
437 |
42.107 |
1,03 |
2012 |
47.257 |
463 |
46.794 |
0,98 |
Periodo cumulato |
847.331 |
7.304 |
840.028 |
0,86 |
Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat
Note su gettito delle imposte ambientali per destinazione - In base alla destinazione del gettito vengono distinte due tipologie di imposte: (1) imposte specifiche, ossia “imposte di scopo” il cui gettito è destinato a finanziare spese per la protezione ambientale; (2) altre imposte ambientali, ossia imposte il cui gettito non è utilizzato per finanziare le spese per la protezione ambientale.
MESTRE - Nei casi in cui i proprietari non hanno figli la situazione migliora: solo un Comune su 3 quest’anno pagherà di più rispetto al 2012. A Treviso in molti casi la Tasi non sarà dovuta. Entro ieri dovevano essere pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze le delibere relative alla Tasi: da oggi, quindi, è possibile fare un primo bilancio.
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Le cellule cancerose sarebbero in grado di proteggersi in una sorta di letergo, quando sono minacciati dal trattamento chemioterapico. E' quanto emerso in una ricerca apparsa sulla rivista scientifica Cell.