Ai Musei Capitolini. Tiepolo, i colori del disegno

Roma, Musei Capitolini  3 ottobre 2014 – 18 gennaio 2015

Cosa c’è dietro i colori sfolgoranti della pittura di Giambattista Tiepolo? Dietro gli spazi enormi e profondi in cui si affollano Dei dell’Olimpo e divinità del Mito, figure  in movimento entro scenografie teatrali che esplodono di luce assoluta? Cosa c’è dietro i putti che volteggiano nei cieli azzurri attraversati dalle rondini? Alla porpora morbida dei panneggi e al candore abbagliante delle statue aggraziate e dei capitelli deliziosamente ornati che riecheggiano antichità classiche mai dimenticate? 

Ci sono le balenanti illuminazioni in cui le “prime idee” dell’artista veneto si fissano in segni abbreviati e stenografici sul foglio, trasformandosi in disegni. C’è un “dietro le quinte” che coglie il primo intuito, e lo trasforma in una progressione sempre originale di soluzioni, valutandone i rapporti e le connotazioni cromatiche. Fino a renderlo il miracolo di cui Tiepolo è maestro: il disegno pittorico. Che nell’utilizzo di diverse tecniche espressive, tra tratteggi a penna, inchiostro nero e bruno diluito in diverse gradazioni  e steso con il pennello, lumeggiature a biacca, tocchi di matita rossa e a “pietra nera”, danno vita a un sorprendente cromatismo. 

A Roma, ai Musei Capitolini, dal 3 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015, arriva in una grande mostra il racconto di questo “miracolo”.  Per la prima volta nella Capitale, viene raccontata in maniera organica la dinamica inventiva e produttiva di uno dei maggiori incisori e pittori del Settecento veneziano, grazie all’esposizione di un cospicuo numero di fogli, provenienti da istituzioni museali, fondazioni e collezioni private. Testimonianze che restituiscono il momento delicatissimo e irripetibile in cui il disegno getta le regole della straordinaria visione pittorica di questo artista, accompagnato in questa “avventura” dai figli Giandomenico e  Lorenzo, in quello che fu l’ultimo grande esempio di bottega familiare all’interno di una secolare tradizione veneziana di atelier d’arte. 

La mostra, prodotta e organizzata dall’Associazione Culturale MetaMorfosi e da Zetema Progetto Cultura, è ideata e curata da Giorgio Marini, vicedirettore del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, assieme a Massimo Favilla e Ruggero Rugolo ricercatori e storici dell’arte veneziani, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Sovrintendenza Capitolina.

Curatore/i

Giorgio Marini, vicedirettore del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, con i ricercatori veneziani Massimo Favilla e Ruggero Rugolo.

Dal 3 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015

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