Grillo, al via referendum su reato di clandestinità

I dissidenti: «Politica non sia un videogame». Dopo le polemiche per l’emendamento, il leader del M5S pubblica sul blog il referendum

 

ROMA – A sorpresa questa mattina sul blog di Beppe Grillo è stata indetta una consultazione tra gli iscritti. Il nodo da sciogliere è quello sul reato di clandestinità ed il leader dei Cinque Stelle passa la palla direttamente agli iscritti “certificati”, di fatto tagliando fuori i parlamentari che si erano gà espressi, tra le polemiche, a favore dell’abolizione del reato. Una decisione che aveva scatenato l’ira di Grillo e Casaleggio che avevano ribadito la loro contrarietà a una decisione che non era prevista nel programma. Di più, Grillo aveva ricordato che il reato di clandestinità esiste in tutti i paesi europei e che abolirlo avrebbe comportato una perdita di consensi elettorali. Il no secco non era andato giù ai parlamentari pentastellati e Grillo, per evitare lo scontro, aveva annullato un suo viaggio a Roma nel tentativo di calmare le acque. 

Ora Grillo ha deciso di passare alla conta con un referendum virtuale che agita, ancora una volta, le acque dei Cinque Stelle. I parlamentari non ci stanno a essere telecomandati dal duopolio e alzano la voce. Il senatore Francesco Campanella guida la rivolta “il blog di Beppe Grillo definito è un’arma nelle mani di qualcuno che vuole gestire più di 150 parlamentari. Togliamo quella pistola a Casaleggio!”. Gli fa eco un altro senatore, Lorenzo Battista:ì, Lorenzo Battista, che su Fb scrive: “penso sia giunto il momento di dire basta a questa gestione del blog, portale, sistema operativo (chiamatelo come vi piace)”. La discussione è aperta e, al momento, non solo sul reato di clandestinità.

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