Carcere. Napolitano, “Urgente rimedio a sovraffollamento”

ROMA Un “ripensamento del sistema sanzionatorio e una rimodulazione dell’esecuzione della pena sono indispensabili per superare la realtà di degrado civile e di sofferenza umana riscontrabile negli istituti”. Così il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha preso le sue posizioni sul tema, più volte da lui affrontato, del sovraffollamento delle carceri nel nostro paese.

“Il ringraziamento a nome di tutta la Nazione e mio personale agli uomini e alle donne della Polizia Penitenziaria per il costante impegno che pongono nell’adempimento dei loro doveri istituzionali”, questo il messaggio inviato dal Colle al capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Giovanni Tamburrino, in occasione del 197° anniversario della costituzione del Corpo.

“Sono certo – ha continuato Napolitano nel suo messaggio – che il continuo sforzo di aggiornamento, lo spirito di servizio e il profondo senso dell’istituzione che connotano la Polizia Penitenziaria ne agevoleranno l’utile impiego anche nell’ottica di un ripensamento del sistema sanzionatorio e di una rimodulazione dell’esecuzione della pena. Con il pensiero rivolto agli appartenenti al Corpo che hanno operato fino all’estremo sacrificio nell’assolvimento dei loro compiti, giungano a tutti voi, ai vostri colleghi non più in servizio e alle vostre famiglie i più fervidi voti augurali”.

Nel frattempo si avvicina per l’Italia la scadenza entro la quale dovrà porre rimedio per il sovraffollamento degli Istituti di pena, prevista dall’ Unione Europea per il giorno 28 del mese corrente.

La Corte di Strasburgo condannò infatti il nostro paese nel 2012, con la sentenza Torreggiani per il problema della detenzione nelle carceri e dai dati pubblicati nel rapporto del Consiglio d’Europa del 2012 l’Italia risultava allora seconda solo alla Serbia.  

 

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