Ue, Junker cancella norme sulla qualità dell’aria e dell’ambiente

Legambiente: “Una decisione assurda che premia le lobby industriali e danneggia l’ambiente”

ROMA – “La decisione presa oggi dal presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, di cancellare dal suo programma le nuove direttive sulla qualità dell’aria e sull’economia circolare proposte dal precedente esecutivo europeo – dichiara Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente – ci lascia alquanto basiti. Fa veramente impressione sentire dal presidente dell’esecutivo Ue che la salute dei cittadini degli Stati membri e l’ambiente non siano delle priorità “essenziali” da portare avanti e sulle quali lavorare. La rinuncia a regole stringenti sulla qualità dell’aria metterà in pericolo la vita di migliaia di cittadini, e la decisione di non adottare un piano per l’economia circolare contribuirà a portare l’Europa verso un suicidio economico. Eppure più volte la stessa Commissione si è pronunciata a favore di questi delicati temi, ricordando che proprio l’introduzione di nuovi limiti per ridurre lo smog, proposti nel dicembre 2013, potrebbero evitare di qui al 2030 58mila morti premature; mentre le misure per l’economia circolare, proposte nel luglio 2014, potrebbero supplire alla carenza di materie prime nel Vecchio Continente e generare 580mila nuovi posti di lavoro”.  

“La decisione di oggi – conclude Ciafani – rappresenta una pesante sconfitta per l’ambiente, mentre per le lobby industriali, e forse anche per le case farmaceutiche visti i pesanti impatti sulla salute, rappresenta una imbarazzante vittoria”.

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