Energia. Migliaia di contratti non richiesti. Federconsumatori presenta esposto alla Procura

ROMA – “Sono migliaia le segnalazioni che riceviamo da parte dei cittadini in merito a irregolarità e raggiri nella sottoscrizione di contratti per le forniture di energia elettrica e gas”. E’ quanto denuncia  la Federconsumatori. 

“Complessivamente – continua la nota dell’associazione dei consumatori –  si tratta di circa 90mila contratti: una cifra enorme. Il  fenomeno è assolutamente inaccettabile, non solo in termini di danni economici agli utenti ma anche e soprattutto in termini etici: le aziende, infatti, non si stanno facendo scrupolo di sfruttare la fame di lavoro dei giovani, che vengono mandati a casa degli utenti per far stipulare veri e propri contratti truffa. In pratica li stanno addestrando alla pratica del raggiro, creando una generazione di imbroglioni. Naturalmente questi ragazzi non hanno alcuna responsabilità ed è ignobile che qualcuno si permetta di approfittare di loro e della drammatica crisi occupazionale”.

In una situazione come questa, inoltre, eliminare il mercato tutelato e imporre agli utenti il passaggio al mercato libero non solo è vergognoso ma è una vera e propria follia: chiarezza e trasparenza sono prerequisiti essenziali e imprescindibili per il corretto funzionamento di un regime di concorrenza ed è evidente che nel mercato italiano dell’energia c’è una gravissima carenza di tali condizioni. 

“Vista la gravità della situazione, stiamo preparando un esposto alla Procura della Repubblica e chiediamo con la massima urgenza un incontro con la Presidenza del Consiglio per discutere della questione” , dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

“E’ urgente – conclude la nota –  che la regolamentazione del settore venga modificata in merito a due aspetti principali:   Cambiare la normativa su questi appalti, in modo che le aziende non possano delegare questi servizi a società esterne e costringendole ad assumersi le proprie responsabilità.  Le sanzioni previste per questo tipo di comportamenti non devono essere solo pecuniarie ma prevedere per Gestori i responsabili il ritiro delle autorizzazioni.

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