Frattura in casa Lega. Tosi pronto a dimettersi

ROMA – Continua la guerra di candidato sulle regionali venete. ”Se il Consiglio federale non torna indietro forse mi dimetto e ‘liberi tutti’.

E allora potrei candidarmi a governatore”, ha detto Flavio Tosi. “Se il Consiglio federale della Lega mantenesse la posizione del commissariamento valuterei le dimissioni da segretario della Liga Veneta. Poi a quel punto liberi tutti”. Così il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta Flavio Tosi a “24 Mattino” di Alessandro Milan su Radio 24. Tosi non ha nascosto che la frattura tra lui e Salvini sia vicinissima: “Se venisse portata avanti la linea del commissariamento la frattura sarebbe irreparabile. Spero che loro rivedano questa decisione presa, una decisione sbagliata”. E alla domanda se  possa addirittura candidarsi a governare il

Veneto il sindaco di Verona ha risposto: “Io sono stato da sempre fin troppo leale e corretto, quindi ho sempre sostenuto la candidatura di Zaia. L’ho fatto anche lunedì scorso, salvo poi essere commissariato. Ora, se ci fosse una frattura ognuno poi deciderebbe liberamente. Ma se così fosse non avremmo certo provocato noi la situazione, noi abbiamo chiesto solo un diritto scritto nell’art. 39 dello Statuto della Lega, cioè fare le liste. Se loro portano avanti questa frattura, allora ognuno può fare quel che vuole. Posso rimanere sindaco, ritirarmi in seminario o anche candidarmi a governatore”. Tosi ha spiegato le ragioni per cui ieri la Liga Veneta ha respinto il commissariamento: “Abbiamo deciso così a maggioranza per due motivi: uno è tecnico, perché serve un voto del Consiglio federale con maggioranza di tre quinti. Il problema sostanziale è il secondo: non è mai successo che la Liga Veneta venga commissariata a due mesi dal voto solo per fare le liste. E’ un atteggiamento irrispettoso, tanto vale che le realtà regionali vengano chiuse e si decide tutto a Milano. E’ una cosa profondamente scorretta”. Infine, chiesto un parere dei suoi spesso burrascosi rapporti con i segretari federali (prima Bossi, ora Salvini), Tosi ha detto: “Io sono un uomo libero e diversamente da tanti altri antepongo la coerenza e la dignità a qualsiasi altra cosa”. 

Tempestiva la replica di Matteo Salvini. ”Mi infastidiscono i litigi interni, non ne posso piu’. Per quanto riguarda il Veneto io ora parlo con Luca Zaia”. E infine: ”Non ho tempo per le beghe interne”.

Sulla stessa linea anche Roberto maroni. “Chi si mette fuori dalla Lega non va da nessuna parte”, tuona il presidente della Regione Lombardia a margine della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario 2015, in corso a Milano, commentando la possibile uscita dal partito del sindaco di Verona Flavio TosiA chi gli chiedeva se ritenga possibile una decisione in tal senso, da parte di Tosi, il governatore lombardo ha risposto: “Non credo che Tosi faccia questo errore, anzitutto per lui, perché chi si mette fuori dalla Lega non va da nessuna parte e poi perché rischia far perdere Zaia alle elezioni regionali ed è incredibile. Quindi – ha concluso – vediamo nei prossimi giorni”.

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